(ANSA) - GENOVA, 22 GIU - Sommando le attività nei porti di
Genova, Savona-Vado e La Spezia, si arriva ad una carbon
footprint di 540 mila tonnellate equivalenti di CO2, all'incirca
quanto prodotto da una città di piccole dimensioni, legate
soprattutto alle manovre e la sosta delle navi. Lo evidenzia il
Rapporto sull'economia ligure nel 2020 presentato oggi dalla
sede genovese di Banca d'Italia. Le Autorità di sistema portuale
del Mar ligure Occidentale (Genova e Savona) e Orientale (La
Spezia e Marina di Carrara) hanno approvato l'anno scorso
ciascuno il primo Documento di pianificazione energetica e
ambientale del sistema portuale che quantifica appunto le
emissioni di gas a effetto serra e elenca gli interventi da
attuare in materia di energia e ambiente e la somma delle
emissioni arriva appunto a quota 540 mila tonnellate. Grazie a
progetti di elettrificazione delle banchine, installazione di
impianti fotovoltaici e di generazione di energia elettrica a
minore impatto ambientale, incentivi ai concessionari, l'insieme
dei due documenti ipotizza nel giro di 6 o 7 anni una riduzione
possibile dell'emissione annua di tonnellate equivalenti di CO2
del 15%. (ANSA).
Porti liguri, emissioni pari a quelle di una piccola città
Nei piani delle due Adsp in sette anni riduzione del 15% annuo