Liguria

Bankitalia: in Liguria terziario settore più in sofferenza

Flussi turistici -40%. Industria - 3%, tengono costruzioni

Redazione Ansa

"La Liguria ha risentito in maniera significativa della pandemia. L'industria, dopo il brusco calo produttivo subito nella prima metà dell'anno, nei mesi successivi ha conseguito un buon recupero e nell'intero 2020 ha limitato al 3% il calo del valore della produzione. E anche le costruzioni hanno registrato un'apprezzabile resistenza alla crisi. A soffrire maggiormente è stato il terziario, ed essendo la Liguria la regione più terziarizzata di tutto il Nord Italia, ha influito sui risultati complessivi". Marina Avallone, direttore della sede genovese di Banca d'Italia (a settembre sarà a Napoli), sintetizza così il rapporto annuale sull'economia ligure.
    Per quanto riguarda il terziario, i flussi turistici sono calati nel 2020 di oltre il 40%, con le presenze straniere, scese di due terzi, e nei porti liguri la movimentazione delle merci è scesa del 15%. Il numero delle compravendite di immobili è diminuito del 9% interrompendo una fase di espansione che durava da 6 anni. Il settore delle costruzioni, che arriva da un lungo periodo di crisi, ha invece recuperato rispetto alla fase più dura del lockdown, restando ai livelli del 2019, grazie anche alle opere pubbliche. Le stime sul primo trimestre 2021 non prevedono variazioni significative rispetto a fine 2020. Le imprese industriali del campione utilizzato da Bankitalia indicano occupazione stabile e un recupero del fatturato "di qualche punto percentuale". Tornando al 2020, i prestiti bancari alle imprese sono tornati a crescere (+2,7% contro -2,3% nel 2019) grazie anche alle misure pubbliche di sostegno alla liquidità e non ci sono segnali di peggioramento nel deterioramento del credito. I consumi delle famiglie si sono ridotti di più rispetto alla riduzione del reddito e il credito alle famiglie è sceso dal 2,8% allo 0,9% per il calo del credito al consumo, mentre sono rimasti stabili i mutui. Le famiglie liguri hanno in ogni caso "affrontato l'emergenza sanitaria in condizioni solide, con una ricchezza totale pari a circa 11 volte il reddito disponibile" sottolinea una nota. 

 

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