Liguria

Spezia: Platek, sogno di rimanere a lungo in Serie A

L'imprenditore è fiducioso, "pronti a investire per competere"

Redazione Ansa

(ANSA) - LA SPEZIA, 15 MAG - "Il mio sogno è di rimanere a lungo in Serie A, con una squadra che scenda in campo con passione e che non debba lottare per ottenere la salvezza". Ha le idee chiare, Robert Platek, l'imprenditore americano nuovo proprietario dello Spezia, che questa mattina a poche ore dalla sfida salvezza dei liguri contro il Torino, si è presentato per la prima volta alla città. Accolto dai tifosi, assiepati sotto l'hotel in attesa della squadra, Platek ha illustrato le strategie della nuova proprietà a stelle e strisce. "Abbiamo scelto di investire nello Spezia perché siamo rimasti molto colpiti dalla società e dalla città - dice Platek -. Da tempo valutavamo investimenti in Italia, ci ha colpito il lavoro e la passione che ci sono in questa piazza. Già tre mesi prima dell'acquisto non mi perdevo una partita. Sarebbe bello diventare parte integrante di questa comunità".
    Platek ha poi fatto il punto sulla questione stadio: il Picco, dopo la deroga ottenuta per l'anno in corso, non avrebbe i requisiti per continuare a ospitare le partite di Serie A, un problema che vede la società ligure e il Comune lavorare per tentare di trovare una rapida soluzione. "Sulle infrastrutture la nostra intenzione è molto alta, il Picco è al centro delle nostre riflessioni: va migliorato nel rispetto dei requisiti della Serie A - dice l'americano -. Non vogliamo andare a giocare in stadi di altre città, per questo abbiamo avviato una trattativa con il sindaco, e avviato interlocuzioni con alcuni architetti". Un'idea di calcio, quella della nuova proprietà, che guarda anche al futuro prossimo: in caso di salvezza "ci confronteremo subito con allenatore e direttore sportivo per migliorare la squadra. Investiremo per competere stabilmente in questa categoria. Sono molto fiducioso: non lasceremo la Serie A". La famiglia Platek, che oltre allo Spezia detiene la proprietà del Sonderjysk in Danimarca e del Casa Pia in Portogallo, non esclude ulteriori investimenti per l'acquisizione di nuove società. (ANSA).
   

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