Liguria

Il viadotto Valle Ragone in A12 riapre ai tir già dalla mezzanotte

Riaperta in anticipo una carreggiata

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 14 MAG - Il viadotto Valle Ragone, in A12 tra Lavagna e Sestri Levante, sarà percorribile in entrambe le direzioni ai mezzi di massa superiore alle 3,5 tonnellate già dalla mezzanotte di oggi. Per la carreggiata ovest sono infatti terminati, in anticipo di un giorno, i lavori di adeguamento normativo attivati a seguito della limitazione definita con le strutture tecniche del Mims dopo i sopralluoghi congiunti periodicamente programmati sulle infrastrutture della rete insieme ad Autostrade per l'Italia. Sulla carreggiata ovest sarà dunque riaperta la circolazione su entrambe le direzioni con una corsia per senso di marcia. Lo annuncia la Direzione di Tronco di Genova di Aspi.
   Entro il primo pomeriggio di domenica 16 maggio, con il completamento degli interventi sulla seconda carreggiata saranno disponibili entrambe le corsie per senso di marcia e il viadotto tornerà pienamente fruibile.
    Per ridurre al minimo i disagi conseguenti tale misura compensativa, la Direzione di Tronco di Genova di Aspi in questi giorni ha fatto il massimo sforzo per predisporre un progetto che in tempi brevissimi è stato approvato dal Mims, e per accelerare le lavorazioni. Al contempo, spiega, Aspi ha dato la più ampia disponibilità e collaborazione agli enti locali interessati, collaborando con Regione, Comuni, forze dell'ordine, Prefettura che hanno messo in campo una macchina organizzativa molto efficiente per la gestione dell'emergenza.
    L'esperienza vissuta sul viadotto Valle Ragone ha indotto Aspi a scrivere al Mims per chiedere un tavolo tecnico dal quale ricevere indicazioni a livello normativo su come impostare la programmazione o l'esecuzione di questo tipo di interventi, legati all'applicazione ancora in fase sperimentale delle nuove Linee Guida del Csllp in materia di sorveglianza di ponti e viadotti, evitando di ricorrere a una gestione di carattere emergenziale che rischia di creare serie difficoltà al territorio impattato. La proposta è che il tema venga affrontato presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici con il quale sono già aperti tavoli tecnici di confronto. (ANSA).
   

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