(ANSA) - GENOVA, 13 MAG - Il tribunale del Riesame di
Genova ha concesso gli arresti domiciliari a Paolo Oneda, il
medico di Brescia, arrestato a fine aprile insieme al "santone"
Paolo Bendinelli per la morte di Roberta Repetto, l'insegnante
di yoga, devastata dalle metastasi dopo l'asportazione di un neo
presso il centro Anidra a Borzonasca. La donna, 40 anni, era
stata curata per due anni con tisane zuccherate e meditazione
fino al decesso, il 9 ottobre 2020.
I giudici, nelle motivazioni con cui hanno accolto le
richieste dei difensori di attenuazione della misura cautelare,
hanno sottolineato come Oneda fosse "perfettamente a conoscenza
delle possibili conseguenze derivanti da un nevo sanguinante,
asportato in maniera irrituale. Infatti, Oneda, nonostante tale
consapevolezza, dolosamente, ha effettuato l'intervento senza
rispettare alcun tipo di protocollo sanitario".
Per i giudici, il medico aveva "l'obbligo giuridico di
informare correttamente la paziente delle possibili conseguenze
derivanti dall'asportazione del nevo. Doveva non effettuare
l'intervento ben sapendo che in tal modo avrebbe pregiudicato a
Roberta la possibilità di fare una diagnosi che le avrebbe
potuto salvare la vita".
"Tale condotta omissiva - prosegue il Riesame - protrattasi
nel tempo è stata sorretta da un dolo vieppiù intenso e non solo
eventuale. La condotta tenuta dal medico è quanto di più
distante possibile vi possa essere da quella che un medico
avrebbe dovuto tenere in una situazione quale quella in cui si
trovava Roberta". (ANSA).
Morta dopo asportazione neo: concessi domiciliari a medico
Giudici, 'era a conoscenza delle possibili conseguenze'