Liguria

Artigianato: Liguria, in 1° trimestre perse 84 microimprese

In 3 mesi calo 0,19% Tiene l'edilizia, soffre il manifatturiero

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 27 APR - Artigianato ligure al palo nel primo trimestre dell'anno, ancora per le conseguenze economiche del Covid. Il saldo tra aperture (921) e chiusure di attività (1.005) è negativo di 84 microimprese (-0,19%), che complessivamente, in regione, si attestano sulle 42.845 unità.
    65 in meno rispetto al dato di fine 2020. Lo dicono gli ultimi dati Infocamere-Movimprese, analizzati da Confartigianato. Anche a livello nazionale risulta un calo dello 0,19%, con quasi 3 mila imprese perse nel trimestre: 26.415 aperture e 29.354 chiusure su un totale di quasi 1 milione e 280 mila imprese artigiane. Per quello che riguarda i principali settori, il manifatturiero artigiano ligure conta all'attivo 6.878 micromprese: 132 aperture e 154 chiusure nel trimestre. Il calo è dello 0,3%. Pochi scossoni anche nell'edilizia, che conta 20.812 microimprese totali: 490 le nuove aperture e 471 le chiusure, con un saldo leggermente positivo dello 0,1%.
    I dati provinciali: nel primo trimestre a Genova, in totale 21.862 microimprese artigiane attive, chiudono 481 realtà e ne aprono 460. Il saldo è di 21 microimprese in meno, -0,09%. A Savona sono 8.624 le microimprese attive. Nel primo trimestre ne aprono 186, le chiusure sono 237, per un totale di 51 unità in meno (-0,57%). A Imperia si contano 7.164 microimprese attive, praticamente invariate con 155 nuove iscrizioni e 157 cessazioni d'attività. Infine La Spezia: le imprese artigiane attive a fine trimestre sono 5.195, il saldo tra nuove aperture (120) e chiusure (130) è negativo di dieci unità, per una leggera decrescita dello 0,19%.
    "Il settore edile regge - osserva Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria - ma saranno le prossime mosse a decidere il futuro delle nostre imprese. Il piano vaccinale, le azioni per la ripartenza, gli interventi di accesso al credito e della programmazione del Pnrr e dei prossimi fondi comunitari, nonché il piano di riforme, dalla PA alle infrastrutture, dal fisco alla giustizia, saranno passaggi fondamentali per rimettere in moto la nostra regione e il nostro Paese". (ANSA).
   

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