Liguria

Vernia, saremo la telecamera nascosta di Sanremo

Dal 27 febbraio al Primafestival con Civitillo e Graci

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 FEB - "Saremo la telecamera nascosta di Sanremo: andremo a scoprire il 'lato B' dei cantanti in gara, i loro aspetti meno noti, e mostreremo tutto quello che ruota attorno al festival, ma non si vede". Dal 27 febbraio al 6 marzo Giovanni Vernia sarà al timone di Primafestival, otto puntate fra anteprima e dietro le quinte, in onda in diretta alle 20.30 su Rai1, insieme con le due compagne di viaggio Giovanna Civitillo e Valeria Graci.
    Un trio che avrà il privilegio di entrare nella fortezza dell'Ariston, blindato dalle misure anti Covid, per realizzare le interviste: "Beh, in effetti quando finisci le prove, ci sono momenti in cui ti trovi davvero solo con te stesso. I pass sono legati a percorsi precisi, proprio per evitare assembramenti. Se sbagli una porta, devi fare i chilometri per tornare sulla strada giusta. E poi controlli della temperatura, tamponi ogni 72 ore. Ma è giusto così", spiega Vernia, che dopo l'exploit con Jonny Groove a Zelig è una delle voci più amate della radio e vanta anche milioni di follower sul web. E durante il primo lockdown ha ideato #Ancheioshowacasa, un format home made che ha collezionato milioni di views: "Andavo in onda dal terrazzo condominiale: anche lì pubblico non ce n'era, ma lo abbiamo conquistato ugualmente". L'Ariston vuoto sarà una sfida per Amadeus e Fiorello, abituato a tarare i tempi comici sulle reazioni degli spettatori in sala: "E' vero - ammette Vernia - con il pubblico in presenza ci si coccola, bisognerà invece adattare lo show alla gente a casa, che si sentirà quasi privilegiata".
    Al Primafestival "vedremo tutti i cantanti in gara in una veste insolita: magari appaiono introversi, sofferenti, noi ne metteremo in luce gli aspetti più divertenti, specialmente io, che sono il più cialtrone del gruppo. Li faremo entrare in una comfort zone e vedrete che diventeranno allegri". "E poi giocherò con le due co-conduttrici, sfruttando anche le impressioni social: la parola d'ordine sarà ironia, leggerezza, non perché il pubblico ne abbia bisogno - conclude - ma perché è quello che so fare". (ANSA).
   

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