Liguria

Colapesce Dimartino, a Sanremo per i nostri 10 anni

In gara con Musica Leggerissima, "per parlare di depresssione"

Redazione Ansa

(di Claudia Fascia) (ANSA) - ROMA, 20 FEB - Colapesce Dimartino: difficile immaginare un connubio artistico meglio riuscito negli ultimi anni nel panorama della musica italiana. Due cantautori, entrambi siciliani, due carriere soliste che procedevano spedite su binari paralleli (come quello della scrittura anche per altri), due modi di fare musica che hanno incrociato i loro destini più volte fino a quando l'anno scorso le strade sono diventate convergenti per unirsi nello stesso percorso. Con la "scusa" di festeggiare insieme i rispettivi 10 anni di carriera hanno pubblicato l'album I Mortali, scritto a quattro mani (di cui ora uscirà un repack con dieci nuove tracce). Un disco che ha avuto un effetto moltiplicatore sulla loro arte e un successo di pubblico e critica che forse non si aspettavano neppure loro e che li ha catapultati direttamente sul palco dell'Ariston, con il brano Musica Leggerissima. "Un bel modo di celebrare i nostri 10 anni, no? Poi... dai, dobbiamo pagare il mutuo", scherzano i due artisti, che dopo l'ascolto riservato agli addetti ai lavori hanno visto le loro quotazioni schizzare in alto, molto in alto.
    E hanno reagito nel loro modo scanzonato: "Ehm, quando abbiamo saputo che il pezzo stava piacendo, abbiamo cominciato a fare qualche gesto scaramantico. In fondo neanche noi avremmo mai scommesso su Colapesce Dimartino". Ma non possono nascondere la soddisfazione: "l'apprezzamento ricevuto ci dà forza. Musica Leggerissima è un pezzo che ci rappresenta, non un pezzo scritto per...".
    Che a Sanremo arrivino con il giusto disincanto, lo hanno dimostrato anche nei giorni scorsi con la pubblicazione sui social di un cortometraggio ironico (e nel cassetto è pronto anche un soggetto per un film "perché abbiamo tante cose da dire, anche in altre forme") di cui sono i protagonisti tra deep web, poteri occulti e il furto a casa di Diodato del premio vinto giusto un anno fa. Ma quel premio lo vorrebbero davvero sullo scaffale? "No, no, per carità. Sarebbe solo fonte di problemi: siamo in due, poi chi lo tiene? A meno che non ce ne diano uno a testa...". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it