Liguria

Santa Margherita sogna il ritorno degli idrovolanti

Donadoni: Sarebbe bello ripartire con questra attrattiva

Redazione Ansa

(ANSA) - SANTA MARGHERITA LIGURE, 22 GEN - Santa Margherita Ligure sogna il ritorno degli idrovolanti. Non certo il collegamento con Southampton, attivo negli anni '50, ma un servizio turistico nei cieli del Tigullio con partenza e arrivo da Santa Margherita. «È un progetto a cui stiamo lavorando da tempo, ma che ha bisogno di approfondimenti" rivela all'ANSA il sindaco Paolo Donadoni. "Sarebbe bello ripartire con questa nuova attrattiva». Se ciò non andrà in porto, Santa Margherita Ligure avrà altre cose da esibire nel 2021. Termineranno i lavori sull'ingresso a mare di Villa Durazzo, dimora seicentesca polo artistico-culturale e location per eventi. Un intervento, quello sul portale e sul porticato cofinanziato dal Mibact e «che consentirà di usufruire di un percorso che almeno dal 1973 era chiuso, fatiscente, pericolante» spiega Donadoni.
    Il 2021 per Santa Margherita Ligure sarà l'anno della completa digitalizzazione dei servizi comunali per cui i cittadini potranno rapportarsi con l'ente attraverso un pcr e/o smartphone; ma sarà anche l'anno delle grandi opere di difesa a mare dopo l'esperienza della devastante mareggiata del 2018. I lavori in porto verranno terminati così come un intervento da poco iniziato, quello della protezione della strada provinciale 227 che collega Santa Margherita Ligure con la frazione di Paraggi e con Portofino. Lavori per oltre 2 milioni a impatto zero perché in Area Marina Protetta di Portofino, con il rafforzamento e l'ampliamento del piede a mare della strada con delle palificazioni. Il cantiere sarà montato nei prossimi giorni.
    Il monte di Portofino, infine, nel 2021 confermerà il suo ruolo di Ambasciatore Unicef, amico dei bambini proprio grazie a un progetto ideato dal comune: il recupero di un anello escursionistico nella frazione di Nozarego pensato anche per le famiglie con aree sosta, un teatro nel bosco e statue in legno raffiguranti gli animali del parco. «È un intervento a cui tengo - conclude Donadoni - perché è una promessa fatta all'Unicef e quindi a tutti i bambini del mondo». (ANSA).
   

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