(ANSA) - GENOVA, 11 NOV - Solo il 67% delle aziende liguri
conta quest'anno di chiudere il bilancio in utile, contro l'80%
del 2019. "Il calo dell'attività determinata dall'emergenza
sanitaria si è riflesso sulla redditività delle imprese" spiega
l'aggiornamento congiunturale sull'economia ligure firmato dalla
Banca d'Italia, illustrando i risultati del sondaggio con le
aziende. Il 20% prevede di chiudere l'esercizio in perdita e il
13% in pareggio. E in questo quadro le aziende liguri dopo il
calo del 2019 e la stabilizzazione a fine giugno, hanno
aumentato la richiesta di prestiti alle banche (+2,1% in
agosto), anche quelle di piccole dimensioni (+7,9%). "Questa
fase non favorevole si è riflessa sulle capacità di
autofinanziamento delle imprese e sui tempi di riscossione dei
crediti commerciali che nella prima parte dell'anno si sono
allungati e come conseguenza è aumentata la richiesta di credito
che ha trovato condizioni di offerta distese, grazie alla
politica monetaria che è stata molto espansiva e grazie anche
alle garanzie pubbliche che sono state introdotte dal governo"
spiega Marina Avallone, direttrice della sede di Genova della
Banca d'Italia, in occasione della presentazione
dell'aggiornamento dell'indagine sull'economia della Liguria.
Dal 17 marzo al 18 settembre sono state approvate dal Fondo di
garanzia per le pmi oltre 30.000 richieste da parte di imprese
liguri, per un importo complessivo di 1,5 miliardi di
finanziamenti, e circa un terzo degli importi, corrispondente a
oltre l'85 per cento delle operazioni, è riconducibile a
prestiti di piccola dimensione (fino a 30 mila euro) chiesti
dalle piccole aziende. Ad usufruirne soprattutto il settore
della ristorazione, gli alberghi, il commercio al dettaglio e
le costruzioni. (ANSA).
Bankitalia, solo 67% aziende liguri chiuderà conti in utile
Aumentata la richiesta di prestiti, 500 mln per piccole imprese