(ANSA) - IMPERIA, 08 LUG - Il gup Anna Bonsignorio di Imperia
ha condannato, in abbreviato, a 16 anni di reclusione Vincenzo
Agostino, 63 anni, accusato di omicidio pluriaggravato per aver
ucciso ad accettate il 21 gennaio del 2019 la sorella Palma, 71
anni, per problemi legati alla convivenza. Ad Agostino sono
state contestate le aggravanti della crudeltà (avrebbe inferto
tra i tre e i sette colpi di accetta alla vittima) e del legame
di parentela, parzialmente compensate dall'attenuante della
seminfermità mentale. Il pm Luca Scorza Azzarà aveva chiesto 16
anni. I difensori Giovanni Musso e Stefania De Maria nella
requisitoria avevano chiesto di non applicare l'aggravante della
crudeltà, sottolineando che la Cassazione afferma che
quest'ultima è esclusa, quando la condotta è espressione della
patologia. Agostino soffriva di una destrutturazione del
comportamento che, secondo il perito medico legale, sarebbe
stata all'origine di una reazione abnorme nevrotica,
concretizzata nell'omicidio. I legali hanno già annunciato che
attenderanno le motivazioni e presenteranno ricorso in Appello.
(ANSA).
Uccise ad accettate la sorella, condannato a 16 anni
Imperia,riconosciuta seminfermità mentale,ma aggravante crudeltà