Liguria

Toti: 'Basta con il listino dei nominati, nel 2020 nuova legge regionale'

Governatore contro i 5S: 2Hanno doppia morale: Atlantia è ok per Alitalia e non va bene per la Gronda

Giovanni Toti

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 21 LUG - Il tema delle infrastrutture e l'atteggiamento dei Cinque Stelle sono al centro di una intervista del governatore della Liguria Giovanni Toti al Secolo XIX. A proposito dell'idea del M5s di una Mini-Gronda, Toti osserva che sulla Gronda 'c'è un progetto esecutivo pronto, sono già stati eseguiti gli sgomberi, il tracciato approvato è uscito da un débat public durato anni e non mi sembra il caso di ricominciare quel percorso. Ma il primo tema che non mi convince - aggiunge - è la doppia morale del MoVimento che applicano a tutto: perché Atlantia, guidata da Castellucci, va bene per salvare Alitalia e non per costruire un'infrastruttura essenziale per la città di Genova? Senza contare che per la compagnia è un costo, pertanto Toninelli sarebbe il primo a far loro un regalo, bloccandola'.
    Toti parla anche dell'ultimo anno di governo regionale.
    'Presto porteremo in aula l'assestamento di bilancio e il documento di programmazione finanziaria regionale per il prossimo biennio. Abbiamo in programma molti investimenti sulla sanità, dall'ospedale di Taggia ai nuovi padiglioni per il San Martino e il Santa Corona. Ci saranno incentivi per l'ambiente per chi rottama gli scooter inquinanti. E altre misure orientate alla crescita e ai giovani, come il rinnovo delle case a due euro al giorno per gli studenti fuori sede dell' ateneo genovese. Quella del 2020 - afferma il presidente dela Liguria - sarà l'ultima legge di stabilità della legislatura e completiamo il ciclo del grow act'.
   Il governatore affronta anche il tema delle elezioni regionali. Il voto delle regionali del prossimo anno si avvicina, lei qualche tempo fa aveva ipotizzato di cambiare la legge elettorale. "Infatti, è un tema su cui abbiamo raggiunto un sostanziale accordo nella maggioranza: il punto cardine è che il premio di maggioranza alla coalizione vincitrice resterà di sei consiglieri, ma non saranno più nominati arbitrariamente". Addio al listino? "Sì. I sei posti andranno ai consiglieri più votati in rapporto ai voti riportati dalle liste vincitrici". Dovrete introdurre la doppia preferenza di genere? "Non è un obbligo di legge e io non amo le "riserve indiane", ma su questo il Consiglio è sovrano. Auspico che si possa ragionare con l' opposizione, cercheremo un' ampia convergenza. Un'altra cosa che vorrei introdurre è l'obbligo di lasciare il posto in consiglio per chi fa l'assessore, come avviene in Lombardia ad esempio. E se l' assessore si dimette per qualsiasi ragione può tornare a fare il consigliere".
   

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