Liguria

Migranti: slitta arrivo a Genova della nave della Marina

'Non saranno a carico dei contribuenti italiani'

MIGRANTI: ANCI, NUMERO COMPLESSIVO SAR 150MILA PERSONE ANNO

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - "La nave della Marina con a bordo un centinaio di immigrati ha avuto indicazione di dirigersi a Genova, ma nessun extracomunitario resterà in Liguria o a carico dei contribuenti italiani". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Nessuno dei migranti, un centinaio tra i quali donne e bambini, dovrebbe rimanere in Liguria, dove avverranno solo le operazioni di identificazione e i controlli sanitari. Il Governo starebbe trattando la ripartizione dei migranti con altri Paesi europei.

Non arriverà domani, come sembrava, ma domenica o addirittura lunedì, il pattugliatore Cigala Fulgosi, la nave della Marina Militare che ha salvato 100 migranti a 90 miglia a sud di Lampedusa e per cui il Viminale ha indicato il porto di Genova come terminale del corridoio umanitario. La nave, secondo fonti accreditate, è ancora in Sicilia, al porto di Augusta e in base alle caratteristiche dell'imbarcazione avrà bisogno di almeno 22-24 ore di navigazione, anche a seconda delle condizioni del mare, per raggiungere Genova. Inoltre, secondo altre fonti, la nave potrebbe non arrivare affatto, se il ministero dell'Interno dovesse trovare, nelle prossime ore, una destinazione definitiva per i migrati.

Domattina è prevista una riunione in prefettura ma, nel caso in cui il pattugliatore dovesse attraccare nel porto del capoluogo ligure, sono tre le soluzioni ipotizzate di concerto tra le varie istituzioni interessate. Le persone a bordo, tra loro anche donne e bambini, dopo le visite mediche e l'identificazione, potrebbero essere smistate in alcune strutture di accoglienza accreditate sul territorio, per un tempo massimo di due o tre giorni, in attesa delle indicazioni del Viminale; accolte in un unico centro più capiente, come la nuova struttura a disposizione della Prefettura nel quartiere di San Benigno o ancora potrebbero restare a bordo fino alla destinazione finale. Quest'ultima soluzione sarebbe quella favorita dal Comune e condivisa anche con le altre autorità poiché quella con il più semplice monitoraggio e con il minore impatto sul territorio
   

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