Liguria

Fumogeni e petardi contro Salvini

Protesta contro ministro Interno in città per accordo sicurezza

Redazione Ansa

Circa 250 manifestanti, tra antagonisti e antifascisti, hanno bloccato l'ingresso della stazione marittima di Genova e l'incrocio stradale con via Alpini d'Italia per protestare contro la presenza del vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini a Genova dove ha firmato l'accordo per la promozione della sicurezza integrata tra Viminale e Regione Liguria. "Porti chiusi a Salvini, fuori i razzisti da Genova" si legge su uno degli striscioni stesi sull'asfalto. Gli antifascisti contestano le misure contenute nel decreto sicurezza senza tralasciare attacchi al precedente ministro Marco Minniti per gli accordi stretti con la Libia. Una cortina di fumogeni e qualche petardo è stato esploso dai partecipanti al corteo che si è diretto verso Ponente e non verso la Prefettura. Applausi quando il corteo ha raggiunto la sede della comunità di San Benedetto al porto in omaggio a don Gallo. La Comunità di don Gallo ha esposto lo striscione 'In direzione ostinata e contraria'.

Si è sciolto poco prima delle 14 il corteo di antagonisti e antifascisti genovesi che hanno manifestato contro la presenza del vicepremier Matteo Salvini a Genova. Circa 250 manifestanti dietro lo slogan 'Chiudiamo i porti a Salvini' hanno prima bloccato la Stazione Marittima poi dopo un corteo diretto verso Ponente hanno chiuso simbolicamente varco Albertazzi, porta d'accesso al terminal Traghetti. Qualche fumogeno e slogan contro la Lega ma la manifestazione si è chiusa senza momenti di tensione.
   

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