Liguria

Ponte Genova: 'C'è da fare', testo della canzone Kessisoglu

Ponte: la copertina del cd di Kessisoglu dedicato a Genova

Redazione Ansa

 Questo il testo della canzone 'C'è da fare incisa da Kessisoglu dopo il crollo di ponte Morandi C'E' DA FARE.

   Genova città da capire Genova aria da bere Genova nuvole e sale e vento a imperversare.
    Genova da perder la via solo vicoli e nicchie che alla fine dei Giovi ci si stappa le orecchie.
    Quando finite le curve finalmente si schiaccia il pedale con il buio negli occhi all'improvviso c'è il mare è una luce che esplode non la riesci a guardare.
    Poi ti affacci sul porto dalla sopraelevata elevata di poco che sfrega i palazzi.
    Qui si guida un po' storti perché si guarda il mare è come far geometria se in TV c'è il mondiale.
    Genova è grigia non ti sorride è lontana, è interrotta è il Bisagno è troppo corta la pista è un rumore continuo a noi piace così lo chiamiamo mugugno.
    RITORNELLO E allora vieni qui togliti quel muso e fatti abbracciare sto vento freddo che soffia ti voglio scaldare sei sempre la stessa ma se stavi male me lo potevi dire ma adesso basta parlare c'è da fare.
    Sei respiro di onde marea di commerci sei natura che bussa dai caruggi del centro.
    Sei l'insegna dei posti che a distanza ritrovi sei città che non cambia come i veri orgogliosi.
    C'è una cosa che mi manca come l'aria, come il cielo in una stanza e allora vorrei fermare chi urla, chi viaggia per sentire solamente il rumore del mare.
    RITORNELLO.
   

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