Liguria

Crollo ponte: esperto, collasso solo con riduzione 70% cavi

Prof. Calvi, progressione allungamento avrebbe dato ampi segnali

Gli stralli di ponte morandi

Redazione Ansa

 "Per arrivare a far collassare uno strallo come questo è necessario ridurre del 70% tutti i cavi che stanno al suo interno. E' un numero così alto che è difficile pensare che possa essere stato questo ciò che è avvenuto (sul Ponte Morandi, ndr) perché fino a quel punto si hanno grandi spostamenti, ma l'impalcato sta in piedi". Lo ha detto il professor Gian Michele Calvi, ordinario di Tecnica delle Costruzioni all'Università di Pavia, esperto di tecniche della costruzione e di ingegneria sismica, nel corso di una conferenza tenuta presso l'ateneo pavese. "Se facciamo corrodere i cavi che stanno dentro uno di questi stralli - ha detto Calvi, simulando le cause del crollo del Ponte Morandi attraverso l'utilizzo di un software di analisi strutturale chiamato Extreme Loading for Structures - o in altre parole se riduciamo la sezione dell'armatura, succede che riducendo al 70% i 112 cavi esterni abbiamo un allungamento di 45 millimetri. Cioè, con il 70% di riduzione dell'armatura dei cavi esterni, non succede niente. Se ci mettiamo a far ridurre anche i 352 cavi interni, con una riduzione del 50% arriviamo a un allungamento di 480 millimetri. Ma se avessimo avuto un allungamento di uno strallo di 480 millimetri, possiamo pensare che il primo camionista che fosse passato sul ponte se ne sarebbe accorto e avrebbe telefonato ai vigili del fuoco.
    Qualcuno avrebbe segnalato il problema. Dunque, una progressione lenta nel tempo di allungamento di uno strallo avrebbe dato ampi segnali che qualcosa stava avvenendo".(ANSA).
   

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