Liguria

Dl Genova: Spediporto, misure ancora insufficienti

Per autotrasporto 205mila ore di guida e 6 mln di costi in più

Spediporto: il direttore Botta e il presidente Pitto

Redazione Ansa

 Le misure contenute nel decreto legge 'Urgenze', in fase di discussione alla Camera per la conversione in legge, "sono ancora insufficienti". Lo afferma Spediporto, l'associazione degli spedizionieri genovesi, secondo cui il provvedimento prevede "solo pochi mezzi economici al primo datore di lavoro del Nord Ovest, con 176.000 occupati tra diretti e indiretti". In base ai calcoli di Spediporto, "alla fine dell'anno gli autotrasportatori avranno accumulato 205.000 ore di guida in più su Genova e saranno chiamati a sostenere, al netto dei tempi di sosta in porto, oltre 6,6 milioni di euro all'anno di costi legati ai maggiori chilometri percorsi sul tratto cittadino". A tutto ciò devono essere aggiunti i "maggiori costi legati alle attese ai varchi portuali, lungo le strade di accesso al porto e lungo le deviazioni".
    "Ogni giorno - spiega Alessandro Pitto, presidente di Spediporto - sono circa 2.000 i camion diretti da e per il porto di Genova e solo il maggior costo del carburante per percorre i 6,96 Km in più di strada è circa 5,3 milioni all'anno, a cui vanno sommati 1,3 milioni per il mancato sconto di 80 centesimi sulle tratte autostradali. Il costo finale, calcolato su 250 giorni lavorativi per 2.000 veicoli al giorno è 6,6 milioni".
    Alla luce di questa situazione Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, lancia un "allarme rosso": "Nel testo mancano non solo le norme per autotrasporto e lavoro, innescando una bomba ad orologeria, ma anche quelle sul potenziamento degli organici per controlli legati alla salute delle persone e all'ambiente. Il porto non viene trattato come asset strategico, anche se genera 4,5 miliardi di euro solo di IVA incassata. E' incomprensibile come un tema tanto importante trovi tale indifferenza". (ANSA).
   

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