Liguria

Stati generali occupazione: piano concordato entro l'autunno

Dati in crescita a fine marzo. Sindacati: è lavoro precario

Più occupati in Liguria

Redazione Ansa

 Centri per l'impiego che devono cambiare pelle, formazione da agganciare sempre di più alle aziende, un progetto integrato di utilizzo dei fondi europei che premi sempre di più l'occupazione. Gli Stati generali sull'occupazione in Liguria che si sono svolti a Palazzo Ducale con il presidente della regione Giovanni Toti, gli assessori alla Formazione Ilaria Cavo, al Lavoro Gianni Berrino, allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti, alle Politiche sociali Sonia Viale e all'Agricoltura Stefano Mai, disegnano le linee guida del piano da mettere in pista in autunno per far sì che i primi segnali di ripresa economica si traducano in posti di lavoro. Da costruire con sindacati, associazioni di categoria e camere di commercio.
    I dati parlano di 9 mila occupati in più nei primi tre mesi del 2018 in Liguria. E 4.500 a Genova, sottolinea il sindaco Marco Bucci. Ma è cauto il segretario generale della Cgil Liguria, Federico Vesigna: "Dopo 7 trimestri torna a crescere l'occupazione - dice - ma il confronto è con il primo trimestre 2017 che aveva registrato 20 mila occupati in meno, ed era difficile fare peggio. Il dato è positivo, ma non va bene che cresca soprattutto l'occupazione precaria".
    Gli assessori riassumono il lavoro fatto che comprende anche 2.651 assunti con il bando per gli Over 24, e il patto per il lavoro nel turismo per incentivi alle assunzioni con 565 contratti sottoscritti. Ma c'è da fare. "Oggi è un avvio di un percorso - spiega Toti - abbiamo dati positivi su molti settori dell'economia, abbiamo faticato tre anni per modificare un modello di sviluppo che sta piano piano prendendo piede, abbiamo lavorato per cambiare la formazione professionale, per politiche attive del lavoro più coordinate e oggi abbiamo un bisogno su tutti: trasformare la piccola crescita che il nostro Paese sta vivendo in posti di lavoro".
    Una delle leve è l'assegnazione dei fondi europei da legare a efficacia occupazionale e sicurezza sul lavoro. Sul percorso sono d'accordo anche i sindacati e Confindustria Genova.
    "L'impegno principale deve essere quello di realizzare politiche volte al lavoro con coraggio. Per crearne di nuovo e per preservare quello che c'è" dice Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria. Mario Ghini, segretario generale della Uil Liguria rimarca: "Penso che non si possa non passare da una riforma vera dei centri per l'impiego". (ANSA).
   

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