Liguria

Marinella: soci, 'Vendere la mandria'

Liquidatori: offerte non soddisfacenti, dipendenti in lotta

Redazione Ansa

 "I soci hanno dato indicazione di vendere la mandria": lo dice Davide Piccioli, liquidatore della storica azienda agricola Tenuta di Marinella, ormai al capolinea. Probabilmente i soci dell'azienda in liquidazione, tra cui banca Mps, hanno ritenuto non soddisfacenti le offerte presentate dalla Renovo e dalla White holding, quest'ultima del gruppo di Gabriele Volpi, per l'acquisizione tramite affitto.
    Preoccupazione dei sindacati che vedono così svanite le speranze di veder salvati i circa 20 attuali posti di lavoro e l'azienda che produce latte. Il sindaco di Sarzana Alessio Cavarra ha inviato una lettera ai ministri Padoan e Martina e al governatore Toti, oltre che a Mps, per chiedere un "chiarimento sul destino dell'azienda". Cavarra ha fatto presente che si sono concretizzate proposte di affitto "Eppure sembrano esserci difficoltà insormontabili e inspiegabili da parte dei liquidatori che pongono condizioni non comprensibili. Tutto questo è inaccettabile". I lavoratori hanno deciso lo stato di agitazione. Le mucche saranno munte e il latte confezionato sino a domenica, dopodiché saranno completamente finite le risorse.

Due le offerte che nei mesi scorsi si erano concretizzate per il 'salvataggio' della tenuta di Marinella, l'azienda agricola in liquidazione per la quale sembrano essere arrivati gli ultimi giorni dopo la decisione dei soci di vendere la mandria. La prima offerta ad essere stata presentata è quella dell'azienda emiliana Renovo, che aveva proposto come ribadito recentemente una proposta "di affitto e gestione immediata dell'azienda agro-zootecnica". L'affitto era stato proposto per una durata di tre anni con la possibilità, in futuro, di acquisire l'azienda. Renovo aveva confermato la disponibilità a "intervenire immediatamente nella gestione dell' azienda agricola assicurando gli attuali livelli occupazionali". Solo di pochi giorni fa la proposta della White Holding, società del gruppo del patron dello Spezia Calcio Gabriele Volpi, per un affitto di un anno con prelazione sull'acquisto, l'acquisizione della mandria e il Tfr dei dipendenti. Anche in questo caso era garantita la "valorizzazione della vocazione agro-alimentare della tenuta, la salvaguardare della continuità occupazionale" con la possibilità di incrementare le unità. Il valore dell'azienda è stimato in 27 milioni di euro.
   

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