Liguria

Ansaldo Energia svela prima mega turbina a gas

E' la Montebianco, macchina più potente dell'azienda

Redazione Ansa

 Pesa 450 tonnellate, ha una potenza di oltre 500 megawatt e in un ciclo combinato raggiunge gli oltre 800 megawatt, con il rotore saldato lungo più di 13 metri costituisce un primato assoluto a livello mondiale in grado di competere con i maggiori player internazionali. E' la prima turbina a gas realizzata da Ansaldo Energia negli stabilimenti di Genova su licenza ex Alstom modello GT36-S5. E' la macchina più potente del portafoglio prodotti dell'azienda ed è stata denominata 'Montebianco'. Sarà la prima turbina a essere spedita via mare attraverso il nuovo polo produttivo inaugurato l'anno scorso a Cornigliano. Al momento Ansaldo Energia è in grado di produrre sei esemplari all'anno. Alla presentazione sono intervenuti il presidente di Ansaldo Energia Giuseppe Zampini, il responsabile per lo sviluppo dei mercati asiatici Chen Xuewn, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il sindaco Marco Bucci, l'assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi, l'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco.

Ansaldo Energia ha investito oltre 65 milioni di euro per mettersi nelle condizioni di portare la produzione delle macchine di tecnologia ex Alstom in Italia, con l'adeguamento degli stabilimenti esistenti e la realizzazione del nuovo capannone di Cornigliano, inaugurato nel giugno 2017. Grazie al costante supporto del partner cinese di Ansaldo Energia, Shanghai Electric Group, le prime maxi turbine a gas GT36 saranno destinate a due impianti di generazione di energia nell'area di Shanghai.
   La settimana scorsa i team di Ansaldo Energia e Shanghai Electric si sono aggiudicati un ultimo ordine cinese per due turbine a gas di classe F, AE94.3 A, che portano il totale dei nostri ordini aggiudicati a più di 30 turbine a gas". Lo sottolinea il responsabile per lo sviluppo dei mercati asiatici di Ansaldo Energia Chen Xuewn alla presentazione della prima mega turbina a gas denominata Montebianco. Nonostante questo Zampini non nasconde alcune difficoltà legate alla concorrenza. "Stiamo discutendo in modo intelligente con il sindacato il modo di contribuire al momento di difficoltà cercando soluzioni che non siano violente perché perdere qualcuno di voi vuol dire perdere un pezzo di tecnologia, sarebbe un danno", ha detto Zampini ai lavoratori ammettendo l'esistenza di qualche problema nei nuovi ordini a causa dell'agguerrita concorrenza internazionale.

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