Liguria

Cnn contro 5 Terre: Parco, si può morire di troppo turismo

'Stiamo lavorando su flussi sui sentieri e prenotazioni'

Parchi letterari - Il borgo Riomaggiore, nelle Cinque Terre,

Redazione Ansa

 "Era prevedibile, lo stiamo dicendo da anni: di troppo turismo si può morire". Lo dice il presidente facente funzioni del Parco Nazionale delle Cinque Terre Vincenzo Resasco a proposito della classifica della Cnn sulle 12 mete turistiche da evitare nel 2018 perché troppo affollate e che vede incluse le Cinque Terre. "Il problema, semmai, è che dopo questo annuncio non aumenti il turismo mordi e fuggi, di passaggio. Proprio quello di cui non abbiamo bisogno, che spinge a spopolare i paesi. Stiamo lavorando per incentivare il visitatore a soggiorni di più giorni, un turismo consapevole e attento", dice Resasco sottolineando che gran parte dei 2 milioni e mezzo di presenze in media annue, per lo più crocieristi o gruppi organizzati, non resta sul territorio più di 4 ore. "Stiamo lavorando già da un anno sulla gestione dei flussi sui sentieri. Dobbiamo lavorare sulle prenotazioni, limitando il numero dei gruppi e puntando sulla qualità", aggiunge Resasco.
    Per questo il Parco ha chiesto al Ministero dell'Ambiente, insieme al Mibact, di fare da regia per risolvere la questione.
    "Occorre iniziare a ragionare come comprensorio ampio a livello provinciale, e non più spezzettati - spiega Eugenio Bordoni del tour operator Arbaspaa - mettendo a sistema sentieri, produzioni, servizi di qualità".
    E intanto c'è chi invoca che i cinque borghi si uniscano in un comune unico (attualmente sono tre). "I tempi per le Cinque Terre sono ormai maturi. Mai come ora questo angolo di Paradiso necessità di cure e interventi di alta qualità", dice Confcommercio. (ANSA).
   

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