(ANSA) - MILANO, 14 SET - "Siamo stupefatti che,
nell'individuare quale elemento fondamentale di rilancio della
banca la presenza di una base di clienti resiliente e fedele, ci
si accanisca contro i lavoratori che hanno permesso questa
fedeltà, rimediando ai danni reputazionali provocati dalle
cattive gestioni dei vertici". Così in una nota il segretario
generale di First Cisl, Giulio Romani, in relazione al nuovo
piano industriale di Carige che prevede ulteriori 500 esuberi
rispetto a quanto precedentemente definito, portando a 1000 il
totale delle uscite. "Il taglio di dipendenti e filiali è una
formula stantia", dice Romani. "Volontarietà e sostenibilità
sociale devono essere i punti fermi della gestione delle
ricadute occupazionali, mentre è chiaro che non ci sono spazi
per ulteriori sacrifici retributivi in una banca che ha già un
livello di costo unitario del personale al di sotto della media
di sistema in virtù dello straordinario senso di responsabilità
mostrato in questi anni dai lavoratori e dal sindacato".
Carige: Cisl, accanimento su lavoratori
Volontarietà e sostenibilità sociale siano punti fermi