Liguria

Bimbo lanciato per incendio: zii vittima, casa non a norma

Investigatori sentiranno proprietario abitazione

Genitori lanciano figlio: bambino in condizioni disperate

Redazione Ansa

La casa della tragedia di Casella, sulle alture di Genova, non sarebbe stata a norma. Lo denunciano gli zii del bambino morto dopo che il padre lo ha lanciato dalla finestra per evitare le fiamme. I fratelli della mamma del bambino, Vincenza Sansone, sostengono, come ha riferito Il Secolo XIX, che un geometra chiamato dal marito della donna aveva redatto una perizia e che per questo la famiglia Fraietta aveva deciso di cambiare casa: "Sarebbe stata questione di settimane" hanno affermato.
    La pista principale porterebbe alla stufa a legna, munita di una caldaia, che potrebbe essere stata modificata e che la famiglia Fraietta usava per riscaldare l' abitazione. Sotto la lente anche l'impianto elettrico. Gli inquirenti nelle prossime ore convocheranno il proprietario dell'abitazione per chiedergli se corrisponde al vero che la famiglia Fraietta gli aveva inviato alcune raccomandate per sollecitare la revisione dell'impianto elettrico e della canna fumaria.
    Il magistrato, che indaga per omicidio colposo e lesioni colpose, ha disposto il sequestro della salma del bambino deceduto al fine di effettuare l'autopsia. Questo però senza fermare l'operazione di espianto degli organi del bimbo autorizzata dalla madre e avviata stamane nella sala di chirurgia dell'ospedale Gaslini dall'equipe del centro trapianti dell'ospedale San Martino. I primi organi che potrebbero essere espiantati sono il fegato, i reni e le cornee.(ANSA).
   

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