Liguria

Ragazzo suicida:Gdf,madre ha chiesto nostro intervento

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 15 FEB - "E' stata la mamma del ragazzo a rivolgersi a noi, quella stessa mattina venendo in caserma, perché non sapeva più cosa fare. Aveva provato tante volte a cercare di convincerlo a smettere ma non sapeva più come fare".
    Lo dice all'ANSA il comandante provinciale della Guardia di Finanza Renzo Nisi, intervenendo sulla vicenda del ragazzo di 16 anni che si è tolto la vita a Lavagna durante la perquisizione in casa perché era stato trovato con 10 grammi di hashish. "Quella di questo ragazzo - prosegue il comandante - è una famiglia da ammirare perché non ha fatto finta di nulla, perché ha avuto il coraggio di non nascondersi dietro a un problema. Un problema che c'era, anche banale, ma c'era. La mamma si è data da fare in tutti i modi e alla fine si è rivolta a noi". "Quello che è successo - sottolinea Nisi - è una cosa imponderabile, fuori da quello che umanamente uno si può immaginare. La mamma del giovane è venuta in caserma e ci ha detto che il figlio usava droghe leggere, che aveva paura che fosse finito in un brutto giro. Abbiamo capito che non ci trovavamo davanti a un criminale e siamo intervenuti quasi con una finalità pedagogica visto che erano appunto pochi grammi". "Noi siamo al servizio dei cittadini - conclude l'ufficiale - e capita a volte che siano gli stessi genitori a chiamarci per chiederci aiuto. Abbiamo agito con tutte le cautele del caso, ma è stato un fatto davvero imponderabile". 
    (ANSA).
   

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