Liguria

Sportelli contro 'teoria gender': Rosso, segno importante

(Vedi 'Liguria avrà...' delle 15:23)

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 11 NOV - "Con la creazione di uno sportello dedicato alle problematiche delle famiglie, alle loro denunce delle situazioni di disagio legate alla diffusione delle droghe, dell'alcol, purtroppo in forte crescita tra i giovanissimi, e della prevenzione dell'eventuale diffusione delle teorie gender nei piani formativi scolastici, daremo un importante segno di vicinanza alle famiglie e aggiungeremo un servizio, che a oggi mancava, in ambito educativo e sociale". Lo afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia Matteo Rosso.
    "La bagarre scatenata oggi in Consiglio dalla minoranza, che ha cercato in tutte le maniere di strumentalizzare il mio documento, dimostra che una certa parte politica non comprende a fondo le reali esigenze delle famiglie oggi, che hanno il bisogno e il diritto di essere coinvolte nei processi educativi all'interno della scuola e non solo".
    "Dopo l'importante approvazione della mozione a tutela dei bambini e dei ragazzi contro la diffusione della teoria gender nelle scuole dello scorso anno - ha ricordato Rosso - grazie alla mozione approvata oggi, daremo un supporto in più alle famiglie, un punto d'ascolto che avvicini le istituzioni, in questo caso la Regione, alle problematiche quotidiane legate all'educazione dei minori affrontate dai genitori. Come già la Lombardia, la Liguria, a costo zero, avrà uno sportello regionale, con numero verde gratuito e una casella mail, per le segnalazioni e le denunce delle famiglie su tematiche delicate e di stretta attualità come il bullismo, il razzismo, le violenze fisiche e psicologiche, i pericoli delle droghe e alcol, ma anche sull'eventuale proselitismo di teorie gender, da parte di soggetti preposti alla formazione dei ragazzi. Purtroppo, nonostante la minoranza in Regione continui a negarlo, si sono già verificati episodi in città come Padova o Treviso dove, a scuola, all'insaputa dei genitori, i bambini sono stati obbligati dagli insegnanti a vestirsi da maschi se femmine e da femmine se maschi. Con lo sportello delle famiglie, vogliamo prevenire queste situazioni". (ANSA).
   

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