Liguria

Tpl, ancora lavori a porte chiuse in Consiglio regionale

Redazione Ansa

Ancora 'porte chiuse' per il Consiglio regionale dedicato alla modifica della legge regionale sul trasporto pubblico. Presidio dei lavoratori sotto il palazzo di via Fieschi. Poco dopo le 11 una ventina tra sindacalisti e lavoratori ha forzato il blocco e è riuscita a entrare in aula 'occupando' gli spalti e gridando "state approvando una legge illegale, faremo ricorso al Tar".  "Siete antidemocratici" hanno urlato entrando in aula. Al loro fianco sugli spalti i capigruppo Pd e Rete a Sinistra Raffaella Paita e Giovanni Pastorino. I sindacalisti chiedono di aprire gli spalti dell'assemblea ai manifestanti presenti fuori dal palazzo, ma dopo la protesta sono usciti. Successivamente il presidente del Consiglio regionale Francesco Bruzzone è stato costretto a sospendere i lavori dell'assemblea sulla modifica delle legge regionale del Trasporto pubblico locale a causa della bagarre scoppiata in aula tra maggioranza e opposizione. Urla, grida, consiglieri in piedi, continue richieste d'intervento e interruzioni che hanno reso impossibile i lavori. Due i motivi del contendere: la mancata presenza degli autoferrotranvieri sugli spalti a causa degli ingressi contingentati al palazzo e la bocciatura della richiesta del consigliere Pd Giovanni Lunardon di "sospendere i lavori per permettere al suo gruppo di decidere come comportarsi". Sedici i voti contrari (centrodestra) su 16 votanti. "Lunardon non voti nemmeno la tua proposta, - ha gridato il consigliere FdI-An Matteo Rosso - hai problemi di autostima". L'opposizione accusa la Giunta Toti di aver tenuto un comportamento antidemocratico non facendo accedere i lavoratori del Tpl agli spalti dell'assemblea, la Giunta Toti replica accusandola di 'inutile ostruzionismo'.
   

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