Liguria

Sanguineti a pm non sapevo fossero boss

Su domande primarie Pd chiede sospensione interrogatorio

Redazione Ansa

"Mai fatto favori e non sapevo che quelli fossero collegati alla criminalità organizzata". Respinge le accuse l'ex sindaco di Lavagna Giuseppe Sanguineti nelle 4 ore d'interrogatorio davanti al pm. "Dicevo che li avrei aiutati per togliermeli dai piedi. Poi si rivolgevano tutti a Gabriella Mondello e al vicesindaco Luigi Barbieri, io non sapevo cosa facessero". E' rimasto sulla difensiva Sanguineti, ma quando il pm ha iniziato a contestargli l'inquinamento delle primarie del Pd del 2015, chiede di sospendere l'interrogatorio e di rinviarlo. Secondo l'accusa, le famiglie legate ai presunti boss della famiglia Rodà-Casile avrebbero trovato i voti per la candidata Raffaella Paita su impulso di Sanguineti, Mondello e Giovanni Boitano. L'ex sindaco è ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Comune: è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e voto di scambio. Alle famiglie dei boss avrebbe lasciato la gestione dei rifiuti e dei chioschi abusi sul lungomare.
   

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