Liguria

Scarpino 3.0, da discarica a industria

Progetto è pronto, Amiu cerca 'partner'

Redazione Ansa

Entro luglio Amiu, l'azienda partecipata del Comune di Genova per la raccolta dei rifiuti, avrà tutte le autorizzazioni per realizzare 'Scarpino 3.0', il nuovo polo impiantistico nella discarica di Genova interamente basato sul riciclo della materia. Alla società serve "un partner industriale" per coprire gli investimenti, ma il contratto di servizio scade nel 2020, l'unico modo per attrarlo secondo i vertici Amiu è "prolungare l'affidamento di almeno 10-15 anni". "La Scarpino 3.0 del futuro non sarà più una discarica, sarà un polo industriale, - sottolinea il presidente Marco Castagna - la spazzatura non esiste più, esiste la materia che dobbiamo rimettere nel ciclo produttivo". L'autorizzazione della nuova impiantistica è vicina: la Conferenza dei servizi ha già autorizzato la realizzazione della copertura del bacino di Scarpino 3, il 5 luglio si riunirà per dare il via libera alla 'fabbrica della materia' con il separatore secco/umido. Amiu ha avviato la gara per un depuratore del percolato.
   

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