Lazio

Lazio: quarta per contrabbando sigarette

Report 4 'big' settore, danno a erario italiano per 822 mln

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 10 GIU - Il Lazio è la quarta regione italiana per quantità di sigarette contrabbandate o contraffatte. Il 7% delle confezioni presenta infatti le informazioni sanitarie in un'altra lingua o ha applicato il bollino di altro Paese. È quanto emerge da uno studio annuale sul mercato illecito del tabacco in Ue, Svizzera e Norvegia pubblicato da KPMG e commissionato dalle quattro principali multinazionali del settore: British American Tobacco, Imperial Tobacco Limited, JT International SA e Philip Morris International. I dati si basano su una metodologia empirica: la raccolta dei pacchetti vuoti gettati per terra dai fumatori. In Italia ne sono stati raccolti quasi 40mila fra il 2013 e il 2015. Prima regione per consumo illegale di sigarette è la Campania, dove il 37% dei pacchetti ha scritte in un'altra lingua. Segue il Friuli Venezia Giulia (26%), dove la maggior parte proviene dalla Slovenia, nonostante le norme europee vietino di trasportare all'estero più di quattro stecche di sigarette alla volta. Terza regione, seppur a grande distanza, è la Sicilia (9%), poi Lazio (7%) e Lombardia (6%). Secondo il report, lo scorso anno nell'Ue sono state fumate 53 miliardi di sigarette illegali. In Italia sono quasi raddoppiate le sigarette contraffatte (il 65% erano a 'marchio' Marlboro), passate da 310 milioni a 760 milioni. Queste rappresentano il 16,5% dell'intero mercato nero del tabacco, il 50% è invece costituito dalle cosiddette 'cheap white' (prodotte in Paesi extra Ue), e il restante 33,5% da altri prodotti contrabbandati. Se tutte queste sigarette fossero state consumate legalmente, l'erario italiano avrebbe guadagnato circa 822 milioni di euro grazie alle imposizioni fiscali. Dopo Francia, Polonia, Regno Unito e Germania, il nostro Paese rappresenta il quinto mercato in Europa per i prodotti contraffatti, ed è il secondo per consumo a pari merito con il Regno Unito dopo la Polonia. Nell'Ue il contrabbando di sigarette vale il 9,8% del consumo totale, una cifra leggermente in calo rispetto al 2014.
   

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