Lazio

Sardegna: sanità a un oncologo romano, 'cancro non ha territori'

Bartolazzi, 'porto una visione non sarda per dare risposte'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 09 APR - "Non si tratta di critiche, sono considerazioni, le avrei fatte anche io per quanto riguarda uno 'straniero' nel territorio sardo, ma vi ricordo che alcune delle patologie più gravi, vedi cancro e diabete, non sono tanto diverse tra territorio sardo e quello nazionale". Risponde così il nuovo assessore della Sanità della Regione Sardegna, in quota M5s, Armando Bartolazzi, oncologo romano di 63 anni, già sottosegretario del ministero della Salute, alle domande dei giornalisti sulle critiche arrivate dall'opposizione rispetto alla scelta di un esponente non sardo per la guida dell'assessorato più pesante di questa legislatura.
    "Il problema è che, pur essendo identiche le malattie - sottolinea -, in Sardegna c'è un po' di ritardo sia nella diagnostica sia nell'attuazione delle terapie più innovative e soprattutto sulla prevenzione nel territorio. Per cui - chiarisce Bartolazzi - penso che sia un valore aggiunto, una persona che dal continente possa dare qualche spunto, possa avere qualche idea attuativa sul territorio sardo".
    L'auspicio di una collaborazione con la minoranza è esternato con forza: "Il cancro non ha colori politici, così come non c'è un diabete di destra e un diabete di sinistra, io spero in una collaborazione importante e solida di tutte le forze politiche".
    Le prossime mosse già in cantiere: "Dovrò fare una ricognizione più attuale di quelle che sono le criticità -. spiega il neo assessore -, dedicandomi soprattutto al territorio, ai problemi sociali e sociosanitari, dopodiché si definiranno insieme alla presidente della Regione quelle che saranno le priorità sulle quali cominciare a incidere". (ANSA).
   

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