Lazio

Giochi d'acqua e vapore, Caracalla ritrova l'antica magia

Una grande fontana il primo passo nel futuro delle Terme

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 04 APR - Le colossali rovine romane delle Terme di Caracalla che si specchiano nell'acqua di un'enorme vasca dall'aspetto minimale e contemporaneo. Alti zampilli che evocano le antiche fontane, nuvole di vapore che a intervalli si alzano leggere a coprire le mura possenti, un po' come doveva essere 1800 anni fa, quando questi ambienti, sfavillanti di marmi di tutti i colori, zeppi di statue, di libri e di giardini odorosi, erano un cuore pulsante della Roma imperiale, un posto dove ci si curava del corpo, sì ma anche dello spirito, della mente e degli affari.
    Parte da un segno di architettura contemporanea, il progetto di riqualificazione che punta a rivoluzionare l'esperienza di visita nel sito archeologico gioiello dell'area centrale.
    L'idea, spiega direttrice Mirella Serlorenzi è proprio questa: ripartire dall'acqua che qui manca ormai dal V secolo, per aiutare i visitatori di oggi a ritrovare l'essenza dei luoghi di allora. Progettato dall'architetto Hannes Peer e finanziato con 500 mila euro della soprintendenza speciale di Roma diretta da Daniela Porro, lo specchio d'acqua, sopra al quale si poggia leggero un palco destinato agli spettacoli, è in realtà solo il primo passo di un piano finalizzato a restituire la percezione di questi luoghi come erano nell'antichità: "L'area verde diventerà un giardino botanico con architetture effimere ed essenze odorose, un luogo dove si potrà passeggiare e meditare come allora, riporteremo qui anche le farfalle e le api", anticipa la direttrice. Con un finanziamento iniziale di 8 milioni provenienti da Pnrr, soprintendenza e MiC, il progetto prevede tra i suoi primi step la riapertura dell'antico ingresso sulla via di Caracalla, proprio quello che duemila anni fa usavano gli antichi romani, con una nuova biglietteria e due aree verdi aperte alla città. L'acqua verrà portata anche all'interno delle strutture, evocata negli ambienti una volta destinati alla cura del corpo. E grazie alla messa in sicurezza delle strutture si conta di riaprire al pubblico in futuro anche gli spazi fino ad oggi rimasti chiusi. Intanto, proprio per rievocare lo stretto rapporto che questi luoghi hanno avuto con le arti, si parte con gli spettacoli: l'inaugurazione il 13 aprile con una coreografia di Aterballetto sulle note di Gershwin. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it