(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
e l'assessora all'Ambiente Sabrina Alfonsi hanno partecipato
oggi all'avvio dell'intervento di messa a dimora di dieci pini
nel quadrante di piazza Venezia, nel centro storico di Roma. In
particolare, sono stati collocati cinque pini e un cipresso in
Piazza San Marco, quattro pini in Piazza dell'Ara Coeli e un
pino all'inizio della salita di Via delle Tre Pile. Con questo
intervento, coordinato dal dipartimento capitolino Tutela
Ambientale, si vuole ricostituire l'assetto arboreo dell'area
con la sostituzione delle alberature mancanti a seguito dei
crolli e degli abbattimenti avvenuti la scorsa estate.
A Piazza San Marco, il 13 luglio 2023, si era verificato il
crollo di un pino di circa 25 metri di circa 80 anni che aveva
coinvolto anche due cipressi. L'apparato radicale era stato
attaccato da un fungo cariogeno e risultava ulteriormente
compromesso a causa dei lavori di sistemazione del marciapiede
probabilmente risalenti al Giubileo 2000. Il 20 luglio 2023 un
altro crollo aveva interessato un pino di fronte all'Insula
romana, anch'esso colpito alle radici da fungo cariogeno.
Immediatamente dopo i crolli erano state disposte in tutta
l'area, compresa quella iniziale di Via dei Fori imperiali, le
prove di trazione sui pini presenti che avevano portato
all'abbattimento di tre pini e un cipresso a Piazza San Marco,
di quello restante di fronte all'Insula e del pino all'inizio
della salita di Via delle Tre Pile. Nell'area di fronte
all'Insula non verranno effettuati nuovi reimpianti per la
mancanza di spazio adeguati a garantire la crescita e la
stabilità di nuovi pini e per i lavori di realizzazione della
Metro C.
Questo intervento si inserisce nel piano complessivo di messa
a dimora, entro l'anno, di circa 10 mila alberature stradali con
interventi di deceppamenti di essenze abbattute negli anni
passati e di ripristino di vecchie 'tazze' tombate.
Dall'inizio del 2024 sono oltre 4.500 le alberature stradali già
piantate utilizzando, tra le altre essenze, ligustri, tigli,
peri da fiore, pruni magnolie, lecci, frassini, sophore, aranci,
aceri e jacarande. Gli appalti prevedono anche almeno 25
interventi di irrigazione l'anno, il ripristino o sostituzione
dei tutori eventualmente danneggiati e delle legature, il
controllo della verticalità dell'essenza, la fertirrigazione al
termine dell'anno di manutenzione, la sostituzione delle piante
non attecchite o essiccate nel corso dei due anni di
manutenzione prevista da contratto. (ANSA).
Roma, dopo crolli si tornano a piantare i pini a piazza Venezia
Entro l'anno 10mila nuove messe a dimora in tutta la città