Lazio

Ordigno bellico da 2 tonnellate, misure di sicurezza a Viterbo

Trovato in un cantiere,prefetto 'evacuazione a ridosso bonifica'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - É una bomba della Seconda guerra mondiale l'ordigno ritrovato ieri in un cantiere in una zona residenziale di Viterbo, probabilmente risalente all'incursione aerea inglese del 1944 sugli snodi ferroviari del capoluogo della Tuscia. Il grosso tubo di metallo, inizialmente scambiato dagli operai che l'hanno trovato per un vecchio scaldabagno, pesa quasi due tonnellate, di cui una tonnellata e 300 chili di solo tritolo, è stato ritrovato in via Alcide De Gasperi, duranti gli scavi per l'edificazione di una nuova palazzina.
    Questa mattina il Prefetto Gennaro Capo ha convocato una riunione operativa per stabilire le norme di sicurezza necessarie per le operazioni di rimozione dell'ordigno che, intanto dopo essere stato messo in sicurezza dagli specialisti del genio artificieri, viene piantonato dalle forze dell'ordine 24 ore su 24.
    Sono già state prese misure per il cantiere e quelle che limitano la circolazione nelle strade immediatamente prospicienti, "mentre le procedure, quelle più delicate, di maggiore impatto, che riguarderanno l'evacuazione delle persone che abitano in una determinata zona della città, avverranno soltanto in prossimità della giornata in cui si realizzerà la bonifica", ha spiegato al termine della riunione il prefetto in una conferenza stampa cui ha partecipato anche la sindaca Chiara Frontini.
    "Mi preme comunicare alla cittadinanza la massima tranquillità. Ogni momento, ogni passaggio, è sotto controllo.
    Vorrei dire ai cittadini - prosegue il prefetto - che non è necessario in questo momento modificare le proprie abitudini e la propria tranquillità. Sarà compito nostro raccogliere tutte le informazioni necessarie per mappare le persone più fragili, verrà distribuito un questionario e verrà istituito un numero verde. Anche i visitatori che hanno previsto di venire a visitare Viterbo possono stare tranquilli, non c'è nessun pericolo e li accogliamo a braccia aperte". (ANSA).
   

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