Lazio

Necropoli di Fiumicino, tombe restaurate e sito più fruibile

D'Alessio: 'Progetto valorizzazione e sistema anti allagamenti'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 MAR - Importanti interventi di messa in sicurezza e di restauro, a distanza di 25 anni dagli ultimi, su circa 30 edifici funerari monumentali delle 200 tombe visitabili e i relativi apparati decorativi (pitture, stucchi, mosaici, marmi); nuove misure per migliorare la fruizione e l'accessibilità del sito di circa 2 ettari, per incrementarne la valorizzazione e la conoscenza; ed ancora, per far fronte ad esigenze conservative del patrimonio, il ripristino del pieno funzionamento del sistema di drenaggio "wellpoint", dotato di circa 99 sensori, che consente di scongiurare gli allagamenti delle tombe in caso di innalzamento della falda acquifera. Sono gli obiettivi del rilevante progetto di restauro e valorizzazione messo in campo dal Parco archeologico di Ostia antica per la Necropoli di Porto, nel cuore di Isola Sacra, uno dei cinque siti archeologici del territorio di Fiumicino, accanto ai Porti imperiali di Claudio e Traiano, alla basilica di Sant'Ippolito, al Museo delle Navi ed alle cosiddette Terme di Matidia (di proprietà della Regione Lazio).
    Gli interventi, grazie ad un finanziamento con fondi Cipe di quasi 2 milioni, assegnati al Parco dal ministero della Cultura, sono iniziati nell'aprile 2023 e sono ora in dirittura d'arrivo, con la conclusione stimata entro l'estate 2024. A guidarli è la funzionaria archeologa, responsabile scientifica del sito, Cristina Genovese. "Stiamo intervenendo con un grande progetto di messa in sicurezza e restauro delle tombe che compongono la Necropoli - spiega all'ANSA il direttore del Parco archeologico di Ostia antica, Alessandro D'Alessio -. Ci sono interventi di restauro diretti sui monumenti ma anche importanti operazioni di rimozione delle cause di degrado, in particolare sul sistema di drenaggio dell'acqua di falda, per evitare successivi allagamenti. Insieme al rifacimento di tutta la pannellistica del sistema informativo, ciò porterà a una maggiore fruibilità del sito stesso. Stiamo cercando anche di lavorare per diffondere maggiormente la conoscenza di questo luogo e delle altre aree archeologiche sul territorio di Fiumicino, poiché restano un po' al di fuori dei circuiti principali dei visitatori e turisti". (ANSA).
   

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