Lazio

Filarmonica Romana, Lago dei Cigni apre stagione della danza

Il 17/10 apre stagione, Monteverde reinventa il classico Lago

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 OTT - Un gruppo di ballerini "anziani" e stanchi di una immaginaria compagnia decaduta che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la ricerca nevrotica di un finale felice, cercano invano di aggrapparsi ad un ultimo Lago, nel ricordo doloroso di un' arte che travolge la vita. Così il coreografo Fabrizio Monteverde ha pensato 'Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto', che il 17 ottobre inaugura al Teatro Olimpico alle 20:30 la stagione della danza dell' Accademia Filarmonica Romana. Protagoniste del nuovo allestimento del Balletto di Roma ispirato al titolo classico e all' atto unico Il Canto del Cigno di Anton Čechov su musiche di Čajkovskij saranno Carola Puddu, del Cigno Nero, e Roberta De Simone, il Cigno Bianco.
    Monteverde, che firma anche la regia, reinventa dunque il più famoso dei balletti in un percorso struggente di illusioni e memoria che vede protagoniste Carola Puddu, giovanissima beniamina del pubblico, nota anche per la partecipazione alla trasmissione Amici e Roberta De Simone stabilmente nel Balletto di Roma dal 2009, interprete di ruoli solistici e principali delle produzioni della compagnia. Lo spettacolo consolida la collaborazione fra Filarmonica e Balletto di Roma, che come l' anno scorso apre la stagione della danza della istituzione musicale. La compagnia è appena rientrata da una fortunata tournée in nove città della Cina, tra cui Pechino e Shangai, che ha concluso i festeggiamenti per il ventennale di un'altra produzione di successo, Giulietta e Romeo, che proprio un anno fa, sempre con la coreografia di Monteverde, ha aperto la stagione della Filarmonica. Capolavoro del balletto, Il Lago dei cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle "favole d'amore in cui si crede nella giovinezza" avrebbe detto Anton Čechov, scrivendo nell'atto unico del 1887 di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera. Sono previste repliche fino al 22 ottobre. (ANSA).
   

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