Lazio

La sezione Cai di Roma festeggia 150 anni di attività

Con un week end di eventi, in vetta e non solo

Escursionisti su un percorso trekking nel Lazio (foto di archivio)

Redazione Ansa

Era il 1873 quando a Roma, ormai diventata capitale del Regno d’Italia, grazie alla spinta del ministro delle finanze Quintino Sella, che 10 anni prima fondò a Torino il Club Alpino Italiano, nacque una sezione autonoma del Cai. Il Monte Artemisio, poco più di 800 metri sul livello del mare, fu la meta della prima escursione sociale. La rievocazione di quell’ascesa è una delle tante attività proposte per celebrare questi 150 anni. Si parte sabato 10 giugno, con l’esibizione del coro, nella sede di via Galvani, occasione per premiare i soci iscritti da 12, 25 e 50 anni e per presentare il libro “1873 – 2023: 150 anni di storia del CAI Roma” volume curato da Livia Steve che ripercorre questo secolo e mezzo. Il clou dei festeggiamenti sarà nel week end successivo, da venerdì 16 a domenica 18 giugno, a Carpineto Romano.

Tre giorni in cui, oltre all’escursione sul Monte Artemisio, ogni gruppo della sezione proporrà attività diverse e adatte a tutti i soci, con l’immancabile riffa e il pranzo sociale. Per i più arditi, c’è anche la possibilità di dormire in tenda. Tanti eventi diversi perché in questi 150 anni la sezione Cai di Roma si è arricchita, non solo di soci (dai primi 50 si è passati ai quasi 4000 attuali), ma anche di gruppi di attività che spaziano dal cicloescursionismo alla montagna terapia, dall’alpinismo al torrentismo; si è arricchita anche l’offerta delle scuole con corsi per le tante discipline che ruotano intorno alla montagna; la sezione inoltre è sempre più impegnata a coinvolgere i giovani e le famiglie, ma sopra a ogni cosa è attenta a trasmettere l’amore e il rispetto per l’ambiente e per quelle cime maestose che appaiono sempre più fragili.

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