(ANSA) - ROMA, 09 GIU - La Procura di Roma contesta
l'omicidio colposo al padre della bimba di 14 mesi trovata morta
nella sua auto mercoledì scorso a Roma. L'accusa è legata al
fatto che il seggiolino presente nell'auto non era munito del
dispositivo antiabbandono che è diventato obbligatorio in Italia
da alcuni anni per i bambini al di sotto dei 4 anni di età. Il
procuratore aggiunto Paolo Ielo, che coordina le indagini dei
carabinieri, ha disposto l'autopsia sul corpo della piccola ma
secondo una primissima ipotesi il decesso potrebbe essere legato
ad collasso legato alle alte temperature all'interno
dell'abitacolo. In base a quanto si apprende inoltre l'auto era
munita di vetri oscurati e per questo, forse, nessuno ha notato
per ore la presenza della bimba all'interno dell'auto.
Il padre, 45 anni, nel corso dell'interrogatorio ha
ricostruito quanto avvenuto affermando che era convinto di avere
accompagnato la piccola all'asilo nido, che dista pochi metri
dal suo ufficio. Una routine quotidiana modificata forse solo
dal fatto di non avere messo il borsone che portava con sé, come
faceva tutti i giorni ,accanto alla figlia, ma di averlo
lasciato sul sedile anteriore. Ciò lo avrebbe, quindi, portato a
non aprire lo sportello posteriore dell'auto. (ANSA).
Bimba morta a Roma: al padre contestato l'omicidio colposo
Seggiolino privo di sistema di allarme. Disposta l'autopsia