Lazio

Festeggiato a Viterbo il 2 giugno, 'fu scelta decisiva'

Alla cerimonia il prefetto e la sindaca, 'un impegno quotidiano'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 GIU - Si sono svolti questa mattina a piazza del Sacrario a Viterbo i festeggiamenti per il due giugno. Alle dieci in punto il prefetto di Viterbo Antonio Cananà che dopo aver passato le truppe in rassegna ha preso posto tra le numerose autorità civili e militari presenti all'evento. In prima fila insieme alla sindaca Chiara Frontini il presidente della provincia Alessandro Romoli, il vescovo Di Viterbo Orazio Francesco Piazza, il questore Fausto Vinci, i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di Finanza Massimo Friano e Carlo pasquali, il consigliere regionale Enrico Panunzi e molti altri esponenti della politica locale. Subito dopo la cerimonia dell' alzabandiera e della deposizione della corona d'alloro al sacello dei caduti, il prefetto Cananà ha preso la parola. "Se oggi siamo qui - ha detto - è perché i nostri padri e le nostre madri costituenti poterono scrivere e approvare la carta costituzionale che ancora oggi regola mirabilmente la Repubblica italiana".
    Anche la sindaca Frontini ha sottolineato l'importanza della festa del 2 giugno non solo come inizio della Repubblica ma anche come impegno quotidiano da parte di tutti per difenderla.
    "Oggi la situazione è meno grave di allora certo diversa - ha detto - ma questa generazione la nostra generazione ha passato e per certi versi sta ancora passando una crisi di pari livello economico e finanziario, la pandemia del Covid 19 e una guerra alle porte dell'Europa che oltre all'immane tragedia umanitaria ha mostrato a tutti i limiti di un modello economico d'energia basato sui combustibili fossili".
    Per il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli, allora "si trattava di scrivere la prima pagina di un grande libro la cui trama era sconosciuta a tutti. Eppure, per quanto il futuro potesse fare paura, gli italiani hanno scritto a chiare lettere una parola cha ha cambiato per sempre la loro vita, la nostra e quella dei nostri figli". (ANSA).
   

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