Lazio

Max Pezzali, il Circo Massimo vale 30 anni di carriera

Il 2 settembre unico live. "Non sento la necessità di un album"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 MAG - Arriva in Campidoglio in sella alla sua Harley-Davidson, "l'unico modo in cui ho sempre vissuto Roma", accolto da giovani fan increduli che chiedono - accontentati - selfie a ripetizione. "Ancora oggi è proprio questo quello che mi stupisce: che ragazzini di 15 anni riempiano i miei concerti e cantino le mie canzoni, brani che hanno avuto successo ben prima che loro nascessero. C'è la nostalgia diffusa di un tempo passato in cui le cose erano più semplici, in cui ancora l'analogico aveva il sopravvento sul digitale". Max Pezzali spiega così un successo live nell'ultimo anno che ha stupito prima di tutto lui stesso: oltre 30 date sold-out nei palazzetti, che hanno seguito il doppio appuntamento da 120mila persone allo stadio San Siro di luglio scorso e ora la conclusione delle celebrazioni dei 30 anni di carriera con Circo Max, un live al Circo Massimo di Roma il 2 settembre, unico appuntamento dell'estate.
    "Il primo sogno straordinario è stato San Siro. Il Circo Massimo è un altro sogno alla pari: uno dei luoghi più importanti del mondo - racconta -. Per me, dopo che fai il Circo Massimo puoi smettere il giorno dopo: vale 30 anni di carriera.
    E c'è la bellezza di poter condividerlo con altri che hanno fatto lunghi pezzi di strada con me: gli Articolo 31 e Paola e Chiara. Poi Colapesce Dimartino, Dargen D'Amico, Lazza, Sangiovanni". Spazio anche per un dj time con Albertino, Fargetta, Molella, Prezioso. "Sarò sul palco già dal tardo pomeriggio. In stile Jovanotti? Non proprio, noi siamo molti più coatti", scherza il cantautore. "Io rappresento un modello facile. Io e Mauro Repetto, 30 anni fa con gli 883, eravamo due ragazzi di provincia, due tipi normali. Non sono un fenomeno e vengo amato per quello. Un po' il concetto 'se ce l'ha fatta lui...'".
    La dimensione live gli ha fatto tornare anche la voglia di scrivere, dopo l'impasse creativa che gli aveva lasciato il covid: "Mi diverto, ma non devo fare un disco per forza. Nel 2023 esiste un senso per un album di Max Pezzali? E se anche fosse, qualcuno è interessato? L'obiettivo per un artista è scrivere una canzone che rimanga. Dopo che lo ha fatto, di scriverne un'altra. A livello autorale, direi che posso considerami soddisfatto". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it