(ANSA) - ROMA, 23 MAG - La Procura di Perugia ha chiesto il
rinvio a giudizio per il procuratore capo di Viterbo, Paolo
Auriemma, e la pm Eliana Dolce: i due magistrati sono accusati
di rifiuto o omissione d'atti d'ufficio in relazione alla morte
di un detenuto nel carcere di Mammagialla, suicidatosi nel
luglio del 2018 mentre si trovava in isolamento.
La decisione è stata presa dai magistrati umbri dopo che il
gip aveva ordinato all'Ufficio di procedere all'imputazione dopo
una iniziale richiesta di archiviazione.
Per il sostituto procuratore di Perugia Gennaro Iannarone non
furono fatte indagini approfondite: nonostante "il deposito, in
data 8 giugno 2018, di un esposto da parte del Garante per i
detenuti nel Lazio nel quale venivano riportate le dichiarazioni
di diversi detenuti presso il carcere Mammagialla del capoluogo"
la procura di Viterbo non avrebbe proceduto all'iscrizione nel
registro delle notizie di reato "disponendo l'iscrizione solo in
data 1 agosto 2018 nel registro modello 45, ovvero fatti non
costituenti notizia di reato, nonostante dallo stesso
emergessero specifiche notizie di reato".
Le parti offese individuate nell'avviso di fissazione
dell'udienza preliminare sono il Ministero della giustizia, il
garante dei detenuti del Lazio e i parenti di Hassan Sharaf, il
detenuto morto suicida. L'udienza è stata fissata per il 29
giugno prossimo. (ANSA).
Detenuto morto suicida, procuratore di Viterbo rischia processo
Pm Perugia chiede giudizio dopo che gip ha ordinato imputazione