Lazio

L'Opera di Roma omaggia Zeffirelli con i Pagliacci

Torna a dirigere Daniel Oren dopo 13 anni di assenza

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 FEB - Nel centenario della nascita di Franco Zeffirelli, il Teatro dell'Opera di Roma sceglie di ricordare il grande maestro con uno dei suoi spettacoli più amati: Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. L'allestimento, in scena dal 12 al 19 marzo, è stato creato nel 1992 proprio per l'Opera di Roma e da allora è stato ripreso sempre con grande successo. Le estreme passioni d'amore e d'odio del capolavoro di Leoncavallo sono affidate alla lettura di Daniel Oren, che ritorna a dirigere l'Orchestra del lirico capitolino dopo tredici anni di assenza. Molto amato a Roma, dove ha diretto più di trenta opere a partire dal 1979, Oren era sul podio anche alla prima di questo allestimento. La regia di Franco Zeffirelli, che firmò anche le scene, è ripresa da Stefano Trespidi, i costumi sono di Raimonda Gaetani.
    Il dramma d'impronta verista, in un prologo e due atti, che debuttò il 21 maggio 1892 al Dal Verme di Milano, viene ambientato nella periferia di una degradata città meridionale dell'Italia degli anni Sessanta. Sul fondale grigio di un edificio di ringhiera si svolge la cruenta storia di gelosia che mescola finzione e realtà, con un alternarsi di accenti patetici, grotteschi e sentimentali, nella rappresentazione di una compagnia di attori, giocolieri e saltimbanchi, arrivati a bordo di un camper. «L'atmosfera verista dei Pagliacci - dichiarò Zeffirelli all'epoca della creazione dello spettacolo - consente questa attualizzazione 'Verista' tenendo conto che l'opera si intitola appunto Pagliacci, quasi a dire che per Leoncavallo siamo tutti un po' pagliacci, che il mondo stesso è una pagliacciata».
    Nella sensuale parte di Nedda-Colombina sono impegnate Nino Machaidze e Valeria Sepe (16 e 18 marzo); il marito e capocomico Canio-Pagliaccio è interpretato da Brian Jagde, al doppio debutto a Roma e nel ruolo, e da Luciano Ganci (14, 16, 17 e 19 marzo); il gobbo e vendicativo Tonio-Taddeo è incarnato da Amartuvshin Enkhbat e Roman Burdenko (16 e 19 marzo). Matteo Falcier darà la voce al mite Beppe, Vittorio Prato all'amante Silvio, che come Nedda cadrà ucciso dal pugnale di Canio.
    (ANSA).
   

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