Lazio

Giorno Memoria, gli scatti dell'orrore nel racconto di Genovesi

Sangiuliano, impegno concreto per il Museo della Shoah

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 GEN - La crudeltà dei campi di sterminio e l'orrore del nazismo attraverso gli occhi di un adolescente e della lente della sua inseparabile macchina fotografica, quella che consegnerà al mondo alcune tra le più importanti testimonianze della seconda quella mondiale. Lo racconta nel suo nuovo romanzo il giornalista e scrittore ROBERTO GENOVESI ne IL RAGAZZO CHE LIBERÒ AUSCHWITZ (Newton Compton Editori).
    Il libro è stato presentato a Roma al Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo che partecipa alle iniziative per il Giorno della Memoria con questo appuntamento speciale a cui hanno aderito il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, l'esperto di comunicazione e nuovi media Giampaolo Rossi e il presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma Mario Venezia. "Siamo impegnati per fare concretamente il museo della Shoah: entro tre o quattro anni deve assolutamente vedere la luce. Abbiamo già degli stanziamenti per iniziare a porre le prime pietre delle fondamenta", ha assicurato Sangiuliano.
    Protagonista della storia è Vady, un ragazzo ucraino che, in veste di assistente di due reporter di guerra e con la sua amata Leica al collo, varca il cancello di Auschwitz il 27 gennaio 1945, quando le truppe dell'Armata Rossa entrarono nel campo di sterminio trovandosi di fronte a uno dei crimini di guerra più mostruosi della storia moderna. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it