Lazio

Veronesi, 'Maledetti amici miei' un doppio salto mortale

Dal 21/12 all'Ambra Jovinelli, con Haber, Frassica e Papaleo

Redazione Ansa

(di Francesca Pierleoni) (ANSA) - ROMA, 22 NOV - Tre anni fa, nel 2019, lo show televisivo mix di teatro, sorprese, ospiti, talento e improvvisazione, Maledetti amici miei, 'orchestrato' da Giovanni Veronesi, era diventato subito un piccolo cult. Una formula che torna con Maledetti amici miei... il ritorno (Quelli di "A ruota libera") diretto 'live' dal regista toscano, che lo firma ed è in scena con Rocco Papaleo, Alessandro Haber (già nella versione tv dove c'era anche Sergio Rubini, ndr) e la new entry Nino Frassica. Un viaggio tra spettacolo teatrale e una reunion tra vecchi compagni d'avventure che sarà dal 21 al 30 dicembre al Teatro Ambra Jovinelli di Roma. "Prosegue questa galoppata di amici che si ritrovano e non demordono, ormai siamo dei boomer che si vestono vintage e vogliono essere moderni - dice Veronesi che, avendo la febbre, interviene nella conferenza stampa da casa in streaming -. Siamo un popolo aggressivo. I ragazzi devono stare molto attenti perché siamo tanti e agguerriti. Tutto verte sul non sapere cosa diremo, la cosa principale è ironizzare su noi stessi". Uno spettacolo accompagnato dalle melodie di Arturo Valiante (pianoforte), Davide Savarese (batteria), Francesco Saverio Capo (basso), che è una 'chiacchierata musicale', sulla vita, sullo spettacolo e sui mille aneddoti, tra arte e vita, arricchita da vari ospiti. "La temperatura sarà diversa ogni sera - aggiunge il regista, che vedrebbe bene anche una versione cinematografica -. Non esiste la scaletta, è un doppio salto mortale tutte le volte. Si deve essere pronti a tutto. Ci vogliono coraggio, amicizia e follia per farlo".
    E in conferenza stampa prevale subito l'ironia che segna lo spettacolo: "Siamo così motivati per farlo perché siamo noi i primi a essere sorpresi dalla serata - spiega Papaleo -. Siamo felici di trovarci qui perché siamo gente anziana e non abbiamo molto da fare la sera. Essere qui ed essere stupiti l'uno dall'altro ci fa piacere". (ANSA).
   

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