Lazio

Dostoevskij, ciak prima serie tv dei D'Innocenzo

in sei episodi in esclusiva su Sky Con Filippo Timi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 OTT - "Dostoevskij è la storia di un uomo, di un poliziotto, di un fantasma, di un inverno, di una figlia, di un amico, della fine di un amico, di un fiume, di un assassino, di un pesce splendente, di una mano rotta, di una figlia abbandonata, di una colonscopia, di un caricabatterie, di un collega più bravo, di un orfano, di un orfanotrofio, di una gravidanza, di una figlia persa, di un collega più giovane, di un occhio lavato dentro un lavandino, di una malattia.
    Dostoevskij è la battaglia decisiva tra tutti questi elementi del mondo". I fratelli D'Innocenzo hanno appena battuto il primo ciak di Dostoevskij, la loro prima serie tv, che raccontano così, con le loro parole e attraverso le primissime immagini rilasciate oggi.
    La serie, in sei episodi di cui i D'Innocenzo sono anche sceneggiatori, è una in-house production Sky Studios prodotta con Paco Cinematografica. Talenti rivelazione del cinema italiano degli ultimi anni grazie al fulminante esordio con La terra dell'abbastanza e al successo dei loro progetti successivi - Favolacce, Orso d'Argento per Sceneggiatura alla Berlinale, e America Latina - i Fratelli D'Innocenzo gireranno Dostoevskij fra Roma e dintorni fino a fine inverno. Arriverà prossimamente su Sky e in streaming su NOW in tutti i paesi in cui Sky è presente, compresi Regno Unito, Irlanda, Italia, Germania, Austria e Svizzera. NBCUniversal Global Distribution è il distributore internazionale, si occuperà delle vendite per conto di Sky Studios.
    Come già annunciato Dostoevskij avrà come protagonista Filippo Timi nei panni di Enzo Vitello, un brillante detective dal passato doloroso.
    annunciato oggi il resto del cast: Gabriel Montesi , Carlotta Gamba, Federico Vanni.
    Dostoevskij segue le indagini di un poliziotto Enzo Vitello, che si trova a indagare sulla scia di sangue di uno spietato omicida seriale, soprannominato Dostoevskij a causa delle lettere piene di dettagli macabri che lascia sulle scene del crimine. Ossessionato dalle parole del killer, il poliziotto arriva al punto di intraprendere una pericolosa indagine in solitaria, avvicinandosi sempre di più all'inquietante verità.
    Dostoevskij segue l'indagine più complessa di tutte: il vero crimine è vivere? (ANSA).
   

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