Lazio

Cinema opera, il piazzale del Teatro Costanzi diventa arena

Quattro serate con i film di Mario Martone per l'Opera di Roma

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 04 AGO - Il barbiere di Siviglia, La traviata e La bohéme con la regia di Mario Martone; Il suono della bellezza con Rosa Feola e Eleonora Abbagnato che si esibiscono tra i capolavori di Galleria Borghese; Nuit Romaine diretto da Angelin Preljocaj, ambientato a Palazzo Farnese. Sono i cinque film che verranno proiettati nel piazzale del Teatro Costanzi, trasformato per quattro sere, dal 10 al 13 agosto alle 20.30, per la prima volta in un'arena cinematografica. Dopo il ritorno sul tradizionale palcoscenico delle Terme di Caracalla, l'Opera di Roma lancia ora "Cinema Opera", per cittadini e turisti che potranno assistere alla proiezione di capolavori del melodramma e della danza, con ingresso libero.
    I tre film-opera e Il suono della bellezza, realizzati in collaborazione con Rai Cultura nelle due passate stagioni, quando il teatro era chiuso a causa della pandemia, diventano così la proposta di Cinema all'aperto, che si apre la notte di San Lorenzo. Prima di ogni film-opera sarà proiettato un saluto del regista Mario Martone. "Le serate di Cinema Opera - ha detto Roberto Gualtieri, sindaco di Roma e presidente della Fondazione musicale - arricchiscono ulteriormente la già ampia e vivace offerta culturale di questi mesi estivi e rafforzano l'impegno del teatro dell'Opera per rendere sempre più saldo il suo legame con la nostra città, i suoi spazi e le sue piazze". "Abbiamo deciso quest'anno di continuare la nostra attività, anche dopo la conclusione della stagione estiva a Caracalla - ha spiegato il sovrintendente Francesco Giambrone - per ribadire la nostra attenzione per le tante romane e i tanti romani che restano in città e per i turisti che sono tornati ad animarla. E trasformiamo piazza Beniamino Gigli in un Cinema all'aperto". Le quattro serate speciali, ha aggiunto, "vogliono testimoniare il percorso difficile dei teatri degli ultimi due anni e dei risultati artistici meravigliosi che quelle difficoltà hanno prodotto. È una maniera per consolidare sempre di più quel progetto di apertura del Teatro, avviato con Linea Opera, che ha iniziato a costruire una forte relazione con i tanti territori e che ci aiuta nella ricerca di nuovi pubblici". (ANSA).
   

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