Lazio

Fiamme a Malagrotta a Roma, allarme dei cittadini: 'Rischio diossina'

Ma per spegnere completamente il rogo serviranno giorni

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Redazione Ansa

E' sotto controllo l'incendio che da ieri sta interessando parte dell'ex discarica di Malagrotta a Roma: i vigili del fuoco, una sessantina in tutto, hanno lavorato tutta la notte per confinare le fiamme ed evitare che interessassero altre strutture e si propagassero all'esterno. Per spegnere definitivamente il rogo, che ha interessato due capannoni di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, ci vorranno però giorni.

Con un'ordinanza del sindaco il Comune di Roma ha disposto "per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione", per un raggio di 6 km dal luogo dell'incendio dell'impianto di Malagrotta la sospensione delle attività scolastiche e dei centri estivi, pubblici e privati; il divieto di consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell'area individuata; il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell'area individuata. Si raccomanda di limitare le attività all'aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva e di di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti.

 

Malagrotta in fiamme: l'ex discarica romana brucia da mercoledi' sera

 

In Campidoglio si è lavorato tutta la notte per affrontare l'emergenza. Oggi pomeriggio si terrà una riunione tra Prefettura, Regione e Campidoglio per trovare una soluzione per le 900 tonnellate di rifiuti che venivano trattate nel Tmb andato a fuoco. Tra le ipotesi anche l'invio anche in altre Regioni.

"Fortunatamente grazie al lavoro straordinario dei vigili del fuoco l'incendio ora è sotto controllo e si stanno ultimando le operazioni di spegnimento completo che richiederanno ancora un po' ma senz'altro si può dire che è stato evitato un vero e proprio disastro ambientale": così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dopo il sopralluogo a Malagrotta. "Abbiamo subito preso un provvedimento a tutela della salute dei cittadini con una ordinanza che ha chiuso le scuole e gli asili. Arpa e la Asl stanno monitorando la qualità dell'aria. La situazione migliorerà perché l'incendio è stato messo sotto controllo da vigili del fuoco".

Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Al momento i magistrati di piazzale Clodio procedono per il reato di incendio colposo a carico di ignoti. Il pm di turno Alberto Galanti, coordinato dal procuratore Francesco Lo Voi, ha svolto nella serata di ieri un sopralluogo nella discarica. Una prima informativa è stata consegnata in Procura dai carabinieri. Al lavoro anche gli specialisti del Noe.

ARPA LAZIO, 'DOMANI PRIMI RISULTATI' 
"Le prime analisi saranno disponibili nella giornata di domani. Nei casi di questo tipo, cioè di combustione di rifiuti, si possono sprigionare diossine e idrocarburi policiclici aromatici e i PCB. Questi sono gli elementi che ricerchiamo e stiamo ricercando nell'aria con due campionatori uno in direzione di Fiumicino, dove tirava ieri il vento, e l'altro all'interno del sito", così il direttore generale di Arpa Lazio Marco Lupo in un punto stampa con i giornalisti fuori dall'impianto rifiuti di Malagrotta. "Domani avremo i risultati delle analisi dai filtri estratti stamattina. Qui venivano lavorate tra le novecento e le mille tonnellate di rifiuti indifferenziati", prosegue. "L'ordinanza è stata redatta sulla base dei pareri dell'Asl dopo una riunione a cui anche noi abbiamo partecipato. Voglio però sottolineare che non è necessario fare allarmismi: si stanno adottando misure precauzionali nell'interesse dei cittadini come quella di limitare il più possibile la permanenza all'aperto, mentre sui prodotti agricoli al momento c'è un divieto di vendita ma l'istituto zoo profilattico sta facendo in questi momenti le dovute analisi", conclude Lupo.

Una maxiconsulenza per accertare cosa abbia scatenato l'incendio nella discarica di Malagrotta. E' quanto disposto dalla Procura di Roma che oggi ha formalmente avviato una indagine sul rogo. Tra gli obiettivi dell'attività istruttoria, che verrà affidata anche ai carabinieri e agli specialisti del Noe, anche verificare eventuali analogie con altri incendi che hanno interessato in passato Tmb a Roma. All'attenzione degli investigatori anche il sistema antincendio presente nella discarica.

"Le immagini dell'incendio del vecchio gassificatore e di uno dei TMB di Malagrotta a Roma sono terribili. Un disastro ambientale le cui cause devono essere chiarite il più presto possibile per individuare anche eventuali responsabili. L'incendio rischia di innescare una nuova emergenza rifiuti nella Capitale e mettere in pericolo la salute pubblica", afferma la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "Fratelli d'Italia si augura la convocazione immediata del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, chiede al ministro della Transizione ecologica Cingolani, al presidente della Regione Lazio Zingaretti e al sindaco di Roma Gualtieri di dare informazioni chiare ai cittadini, in particolare coloro che vivono nella già martoriata Valle Galeria, e di spiegare cosa intendano fare per evitare che la Capitale viva un nuovo incubo rifiuti. Fratelli d'Italia è pronta a fare la sua parte e a dare il suo contributo, ad ogni livello".

I FATTI
Nell'ex discarica, ieri un vasto incendio ha interessato anche una vasca di stoccaggio combustile solido, uno degli impianti dove vengano trattati i rifiuti della Capitale. Secondo i vigili del fuoco, presenti con otto squadre per domare le fiamme, l'incendio si è esteso anche ad almeno un paio di capannoni dove sono stoccati carta e plastica e un impianto di compostaggio. Una densa colonna di fumo si è alzata verso il cielo, visibile da chilometri di distanza e nell'area circostante all'impianto si è diffuso un forte odore di bruciato.

A dare l'allarme sono stati gli operatori dell'impianto. Il comitato dei cittadini della Valle Galeria ha lanciato il pericolo diossina: "Oltre al rischio diossina liberata nell'aria - denunciano su Facebook - ci sono i depositi di gas e benzina adiacenti che sono stati allertati. All'interno del capannone sono stoccati rifiuti.

Le cause dell'incendio, che ha interessato anche il gassificatore da anni inattivo, sono ancora da accertare: una volta domate le fiamme i rilievi dei vigili contribuiranno a chiarire l'origine ed escludere un eventuale dolo. Da chiarire anche eventuali ricadute sul ciclo dei rifiuti della capitale già messo a dura prova da una cronica carenza di impianti. Anche se la discarica di Malagrotta non serve più Roma, fu chiusa dal sindaco Ignazio Marino, gli impianti presenti, di proprietà della società E.Giovi, servono la capitale trattando fino a oltre 1200 tonnellate di rifiuti al giorno, 8.100 alla settimana. Numeri fondamentali per il già fragile ciclo dei rifiuti di Roma che ha spinto il sindaco Roberto Gualtieri a decidere per la realizzazione di un termovalorizzatore per rendere la capitale autonoma ed efficiente.

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