Lazio

Volti, coppe e giare, nasce il museo dell'Arte Salvata

A Roma nell'Aula Ottagona.Franceschini, Italia leader in cultura

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Troneggiante al centro di una grande vetrina, l'elegante giara rossa a disegni bianchi offre il primo racconto tutto 'etrusco' dell'accecamento di Polifemo, una rivisitazione in chiave locale dell'episodio cantato da Omero, con il gigante che qui è rappresentato come un aristocratico tirreno seduto su una sedia che la narrazione originale non cita. Risale al VII secolo a. C., è stata restituita dal Getty di Los Angeles, ed è solo uno dei tanti gioielli che fanno bella mostra di sé nello spazio intrigante dell'Aula Ottagona a Roma che da oggi ospita il nuovo Museo dell'Arte Salvata, voluto dal ministro della Cultura Franceschini per dare il massimo della visibilità ai tantissimi reperti che ogni anno vengono recuperati e riportati in Italia grazie al lavoro dei carabinieri dei beni culturali (Tpc).
    Un museo simbolo dell'impegno italiano per la tutela del patrimonio culturale, "un'iniziativa che dimostra ancora una volta come in questo settore l'Italia abbia una leadership internazionale", commenta soddisfatto il ministro, inaugurando alla presenza del comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Teo Luzzi e del comandante dei carabinieri della cultura Roberto Riccardi. "I nostri carabinieri per la tutela del patrimonio culturale - insiste Franceschini alla vigilia del summit che riunirà da domani a Napoli e proprio su questi temi 30 ministri del Mediterraneo - sono un'eccellenza riconosciuta in tutto il mondo".
    Quello che da domani, 16 giugno, e fino al 15 ottobre rimarrà in mostra nel nuovo museo prima di lasciare spazio ad altri rientri, racconta il dg Musei del MiC Massimo Osanna, è parte di un poderoso corpus di oggetti restituiti dagli Usa nel 2021, con numerosi pezzi di archeologia provenienti da diverse civiltà. "In questo senso la mostra sarà la prima tappa di un percorso di ricerca e di valorizzazione che riporterà le opere nei territori di provenienza", precisa Osanna. Anche l'apertura del museo è stata pensata come primo passo di un nuovo progetto, quello di riprendere l'ipotesi - avanzata alla fine degli anni '80- di riunificare in un'unica area archeologica (chiudendo un tratto dell'attigua via Cernaia) le antiche strutture diocleziane. (ANSA).
   

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