Lazio

Più libri: Saviano, vivo in un territorio a metà

Dialogo con Michela Murgia su graphic novel 'Sono ancora vivo'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 DIC - "Non mi hanno lasciato vivo e non mi hanno dato il colpo di grazia. Sono in un territorio a metà". Lo ha detto Roberto Saviano in dialogo con Michela Murgia, in un Auditorium affollatissimo, nel giorno di chiusura di 'Più libri più liberi', la fiera della piccola e media editoria alla Nuvola dell'Eur, a Roma, dove lo scrittore ha parlato di 'Sono ancora vivo' il suo primo graphic novel, con i disegni dell'illustratore Asaf Hanuka, pubblicato da Bao Publishing.
    "All'inizio avevo la certezza che prima o poi sarebbe finita.
    Avevo 26 anni quando mi hanno chiesto o di fare testamento e quando mi spostavano continuamente di luogo in luogo e questa cosa invece di mettermi angoscia mi dava speranza, perchè pensavo tra tre anni è finita. Ma poi gli anni si spingevano oltre e mi chiedevo, ma allora mi lasciano cos?. E adesso come si fa? Come si fa a vivere a metà, tra due forze inverse?" ha raccontato Saviano tra gli applausi stimolato dalle domande della Murgia.
    Ma chi sono loro? Prima era la camorra, ora non è più definito? "Sono stato sotto processo sia per Salvini che per la Meloni. In questo graphic novel sento e riesco in qualche misura a mostrare per la prima volta la ferita. Questo tipo di condizione non è che ti lascia più forte. Certo sono orgoglioso di essere nel mirino di figure detestabili però paghi il prezzo dell'isolamento, di preoccupazioni e anche economico. Devi pagare gli avvocati. Salvini mi querela su carta intestata, cosa che succedeva all'epoca del ventennio. Il suo indossare la divisa non era un omaggio alla polizia era dire: 'se tu hai un problema con me, hai un problema con la polizia'. Se io ti querelo si stanno muovendo loro. Ecco che cosa sta avvenendo.
    Ecco perchè è pericolosissimo. E poi se tu reagisci, sei tu il fomentatore di odio" ha detto Saviano.
    L'incontro si è aperto con una video-intervista concessa dallo scrittore e dissidente turco Ahmet Altan a Silvia Barbagallo, curatrice del programma della fiera. (ANSA).
   

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