Lazio

Pappano in Germania, 'con Santa Cecilia ambasciatori d' Italia'

Fase difficile per la pandemia ma con pubblico feeling speciale

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 DIC - ''Nonostante tutte le notizie negative riguardo alla pandemia, ho il grande piacere di dire che insieme con la mia Orchestra, l'Orchestra di Santa Cecilia, l'avvio di questa tournée in Germania è stato grandioso''. Il maestro Antonio Pappano commenta così con l'ANSA il concerto alla Elbphilharmonie di Amburgo che ha aperto la serie di esibizioni del tour che stasera prosegue alla Tonhalle di Dusseldorf e domani si concluderà alla Alte Oper di Francoforte.
    "Il rapporto con il pubblico è stato veramente calorosissimo - rimarca il direttore d'orchestra - e questo ha fatto capire a me e all'Orchestra che il feeling che si stabilisce tra musicisti e il pubblico è una cosa molto speciale che fa parte di una cultura sviluppata da una condivisione. Ho sempre detto in che questa condivisione di cose belle e 'forti' vogliamo portare il meglio dell'Italia, ci sentiamo in qualche modo ambasciatori".
    Pappano si sofferma anche sui brani di Beethoven e Mozart scelti per questa tournée alla quale partecipa come solista il giovane fuoriclasse russo del pianoforte Daniil Trifonov. "'Il programma che eseguiamo è austro-germanico - osserva - quindi è una grande responsabilità, ma alla Elbphilharmonie l'Orchestra è stata all'altezza delle compagini che normalmente si esibiscono in quella sala. Un primo passo molto importante''. Il direttore musicale di Santa Cecilia si dice pronto ad affrontare i prossimi appuntamenti ''con grinta, gioia e la voglia di far bene. Ci aspettano, come ogni anno, Düsseldorf e Francoforte con cui abbiamo rapporti consolidati da anni e sia io che tutta la famiglia ceciliana teniamo a mantenere buoni questi rapporti, costruiti grazie alla grande qualità delle prestazioni, alla fedeltà, all'onestà e alla visione di un progetto a lungo termine".
    Il calendario della tournée in Germania prevedeva inizialmente altre due date - nella storica sala del Musikverein di Vienna e alla Isarphilharmonie di Vienna - cancellate per le restrizioni causate dall'inasprimento della pandemia. (ANSA).
   

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