Lazio

Violenza donne: Filarmonica Romana ricorda Fanny Mendelssohn

Il 24/11 arte e fama negate alla musicista, sorella di Felix

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Una grande artista, compositrice straordinaria, direttrice d'orchestra, pianista e organizzatrice culturale, costretta all' invisibilità nella Germania della prima meltà dell' Ottocento perché donna. La Filarmonica Romana ricorda in musica la vicenda di Fanny Mendelssohn, sorella del più famoso Felix, il 24 novembre , alla vigilia della Giornata internazionale per l' eliminazione della violenza contro le donne. L' appuntamento alle 19:30 nella Sala Casella, sede dell' istituzione musicale, ricostruirà con la lettura dei suoi diari il percorso tormentato che porto questa anima geniale a rinunciare di realizzare i suoi sogni. Il compito è affidato alla musicologa Eleonora Negri con gli interventi del mezzosoprano russo Anastasia Boldyreva e la pianista milanese Federica Bortoluzzi.
    Fanny Mendelssohn (Amburgo, 1805 - Berlino, 1847) si formò in una delle famiglie appartenenti all' ambiente culturale e sociale più elevato nell'Europa dell'Ottocento: suo nonno, il filosofo Moses Mendelssohn, fu uno dei principali teorici della tolleranza e favorì il processo di emancipazione degli ebrei, che, nella Germania del XVIII e XIX secolo, poterono aspirare al pieno riconoscimento delle loro qualità intellettuali e professionali ed essere accettati nel Gotha della migliore società. In questa famiglia 'illuminata', dove l'educazione e l'istruzione di Fanny fu eccellente e pari a quella del fratello Felix, si consumò nei suoi confronti una terribile violenza psicologica e sociale, una ingiustizia di genere che le impedì di avere un'attività pubblica e riconosciuta al di fuori dell'ambiente domestico. La geniale creatività di Fanny sarà resa evidente dall'ascolto di alcune sue musiche, come alcuni Lieder di squisita poesia, spesso superiori a quelli del suo celebre e acclamato fratello. (ANSA).
   

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